REDAZIONE Tiziano De Col ci propone un documento del Settecento dallo stesso trascritto nel febbraio del 2000 e che qui riproponiamo fedelmente.
LA VALLE I rapporti tra le Miniere e le Regole circostanti non sempre furono idilliaci, anzi. Riportiamo qui un documento del 1768 contenente la supplica della Regola della Val contro i sovraintendenti del Ministero delle Miniere che, calpestando ogni consuetudine e proprietà della Regola facevano “tabula rasa” di ogni sorta di legname privando la Regola stessa del minimo indispensabile per le necessità della popolazione creando anche un grave pregiudizio alla stabilità dei versanti. Il tutto a fronte di una secolare e corretta gestione dei boschi e dei pascoli fatta dalle Regole. Una prevaricazione venuta dall’alto che sembra talvolta di riscontrare seppur in altre forme anche ai nostri giorni (tdc)
3 Luglio 1768
Illustrissimo ed Eccellentissimo Podestà e Capitano di Belluno
La Regola della Val del Capitaniato d’Agordo composta di sei villaggi che contengono numero duecento25 Focolari e novecento sessantaquattro abitanti godeva un tempo gl’affetti della Sovrana Pubblica Mugnificenza nell’intero possesso anche delle due Montagne di Calleda e Ballanzola, secondo l’investitura ottenuta dal Magistrato Eccellentissimo de Beni Comunali 1623 : 26 Marzo e susseguenti replicata legali riconferme, coll’oggetto di andar suffragata l’infelice loro costittuzione negl’occorrenti da Pascoli e da Legnami da quelle derivanti, riservati soltanto gl’utili alla Casa Eccellentissima all’Arsenal nel modo in essa espresso. Per l’esigenze poi delle Pubbliche Fucine della Valle Imperina e venuta l’Autorità del Magistrato Eccellentissimo da Illustri Deputati alle Pubbliche Miniere con li Proclami in più tempi emanati e quei specialmente 25 Maggio 1748 e 6 Settembre 1756 a vietare il libero taglio de Legnami di Pezzo e Larese onde non avessero a penuriare le Miniere sulle continue occorrenze dell’Armadure; permettendo per altro anche alla detta Regola il taglio di Legna da fuoco e così di Pezzo e Larese per il solo bisogno de “Fragoli”, restauro delle strade e Ponti e delle abitazioni de rispettivi Regolieri e per la Casara che attrovasi in Calleda. Rassegnati quei Popoli al comando tuttochè ristretto ad alcune nominate Regole potevano in qualche modo suplire alle loro indigenze; ma abusandi in seguito gli Ministri del prodotto Eccellentissimo Magistrato Deputati alla sopraintendenza in Agordo dei venerati passati e presenti Proclami, hanno ridotto la stessa Regola della Val ad una intiera inibizione di qualsiasi …. di Legnami derivanti da Boschi in dette due montagne esistenti cosicchè il tutto in oggi passa a libera disposizione delle Miniere convertendo persino li sudetti Ministri ogni sorta di Legno anche in Carbone con un disfacimento de Boschi e totale desolazione di quelle povere Famiglie che loro manca il modo di riparare ai tanti bisogni che tengono di Legname; defraudati poi anche di quel miserabile provento che solevano ritrovare in passato dalla vendita del legname e carboni sempre prefferiti alla Miniera sudetta. Rilevandosi però dallo Michiel qu Paulo da Roit e Giacomo qu Zuanne da Crose, Deputati eletti dalla Regola surriferita, il ricorso fatto alla Autorità dal predetto Eccellentissimo Magistrato per parte di quella Regola di Frassenech, ridotta ad una eguale condizione a differenza d’alcune altre Regole d’esso Capitaniato che s’attrovano nel primiero libero ed utile possessorio come dai Documenti che si producono, pensano colla voce ed assenso di tanti afflitti Regolieri di presentare alla Eccellentissima Vostra le divote loro suppliche, affinchè certificata da fatti esposti siano rassegnate le di essi umilissime istanze alla Giustizia e Carità del predetto Eccellentissimo Magistrato da cui sperano ottenere l’opportuno provedimento a conforto di tante miserabili Famiglie che non lasceranno di porgere fervida preci a Dio Signore per la conservazione di questo Augusto e Clementissimo Dominio Grazia. 3 Luglio 1768 Belluno. Portata a S.E. Podestà e Capitanio dalli sudeti Deputati della Regola della Val Istando.