Compie venerdì 3 maggio 2019 la bellezza di cinquecentocinque anni la chiesa parrocchiale di Sant’Aronne a Cusighe, importante frazione di Belluno. Lo ricorda il settimanale della Diocesi di Belluno-Feltre “Domenica” diretto dal vescovo emerito Giuseppe Andrich. La dedicazione della chiesa dove opera il parroco don Gino Dal Borgo risale infatti al 1514. Infodolomiti specifica che “Il più antico documento conosciuto dove viene citata la chiesa di Sant’Aronne di Cusighe come già esistente da tempo, è del 1366. L’edificio attuale è frutto del rifacimento promosso tra il 1584 ed il 1608, dal cappellano don Vendrando Egregis junior il cui stemma è scolpito sull’architrave del portale minore. La chiesa si trova a ridosso della strada e conserva al suo interno alcune opere d’arte interessanti tra cui una magnifica Ultima Cena affrescata da Paris Bordon intorno al 1520 ed il seicentesco altare maggiore con la bella pala dipinta da Girolamo Denti verso il 1550”. In particolare per quanto riguarda le opere d’arte che vi sono conservate, scrive: “Entrando nella chiesa si nota immediatamente l’altare maggiore dipinto e dorato, realizzato nel 1621 e contenente la bella pala realizzata intorno al 1550 da Girolamo Denti, conosciuto anche come Girolamo di Tiziano, dove sono raffigurati la Madonna in trono con il Bambino insieme a sant’Aronne vescovo e san Giovanni Battista con l’immancabile agnellino. La gemma artistica della parrocchiale è l’affresco della parete sinistra dell’aula dipinto da Paris Bordon intorno al 1520 con una magnifica Ultima Cena. La scena si svolge all’interno di una grande sala dominata da un tavolo coperto da una candida tovaglia ed il tutto è contornato da una cornice superiore con puttini ed un grazioso paesaggio con un castello. Infine le colorate e movimentate stazioni della Via Crucis sono attribuite al pittore bellunese settecentesco Antonio Gabrieli”.
NELLE FOTO (Renato Bona, Google e Wikipedia): una veduta della chiesa parrocchiale di Cusighe; la pala dell’altar maggiore; l’affresco dell’Ultima cena; il parroco don Gino Dal Borgo.