Negozi di vicinato: ci risiamo!
di GIORGIO FONTANIVE
TAIBON L’involuzione di quella ricchezza che rende vivo un paese rappresentata dai negozi di vicinato, continua a perdere pezzi. Uno stillicidio che ha avuto l’apice circa un anno fa con una serie di chiusure che hanno mutilato il tessuto commerciale anche di Taibon Agordino, un centro che pareva essere quasi immune da questo problema diffusosi piano piano in tutto il nostro comprensorio nell’indifferenza pressoché totale: ineluttabile conseguenza della modernità? Panificio, edicola-cartoleria, casalinghi (e un tempo ben tre macellerie): tutto chiuso; anche i bar sulla via della Valle di San Lucano hanno subìto un ridimensionamento (si parla in questi giorni anche della chiusura del Bar-Ristorante Col di Pra), mentre hanno conservato dinamicità per ovvi motivi quelli sulla Regionale 203. Unica eccezione: la trasformazione del negozio di “Casalinghi Soccol” in rivendita di pane e prodotti alimentari base ma, anche bottiglieria/enoteca con somministrazione bevande. Ed ecco che il prossimo sabato 28 novembre chiuderà le serrande anche il negozio di alimentari di Mauro Cominato che ha maturato i benèfici requisiti della sospirata quiescenza. Un negozio questo che, al momento contribuisce a svolgere un servizio sociale al paese, offrendo quanto è giornalmente necessario per la tavola: e non solo pane e latte. Un riferimento che ha avuto un significativo incremento della frequentazione nel corso del lock down della scorsa primavera, concluso il periodo più restrittivo, in parte nuovamente disatteso da una clientela “obbligata” dalle normative imposte per decreto. Mauro – fisico da pizzicagnolo e dalla grande espansività – ha le qualità necessarie per compiacere alle richieste di signori e gentili signore ancora per vari anni ma, dall’altro lato del bancone, vive questo momento come l’ultimo mese del servizio militare di un tempo, quello di una naja di cui non si vedeva più la fine. Anche questo è un sintomo della fatica che insiste sugli addetti ai lavori in vari settori del comparto commerciale, spesso penalizzato da commi impossibili, scadenze inesorabili e normative che si scontrano con il buonsenso e con la mancanza di sensibilità di chi, a un incontro quotidiano ed un saluto personale, preferisce l’anonimato della grande distribuzione. In vista di questa importante scelta, Mauro Cominato, unitamente alle sue cordiali collaboratrici, Nella, Silvia e Patrizia, ringrazia la sua clientela di Taibon e dintorni: soprattutto quella più costante e vicina in questo lungo periodo di 17 anni, iniziato assieme alla figlia Silvia fin dal 2004.
Dida.- Foto ricordo nel negozio in Via Dante Alighieri n. 26 che riassume 60 anni di attività in vista della prossima chiusura del 28 novembre. Da destra Gino Benvegnù di anni 93 proprietario della struttura che avviò la bottega nel lontano 1962 assieme alla consorte Nella Lena mancata lo scorso febbraio 2020 , Mauro Cominato attuale gestore, la moglie Nella Soccol – sottolineando che « in questi 17 anni sono nate amicizie sincere e abbiamo condiviso con tanti clienti gioie e dolori che la vita ci dà » – la figlia Silvia titolare dell’attività nel 2004 e l’ultima collaboratrice Patrizia Garavana. Da tutto lo staff un cordiale saluto. Al momento è peraltro in atto qualche intermediazione al fine di poter assicurare la continuità dell’apertura del negozio in questo punto strategico, utile anche per le piccole necessità degli ospiti della vicina Casa di Soggiorno.