BELLUNO Provincia, Ulss e consorzi degli impiantisti studieranno un modello di convenzione per mettere in campo un servizio di tamponi dedicato ai frequentatori delle piste da sci sprovvisti di green pass. È quanto emerso dalla prima riunione del tavolo sul turismo invernale, convocata questa mattina a Palazzo Piloni. Sono state raccolte le esigenze del settore del turismo invernale, che ha la necessità di ripartire dopo quasi due anni di fermo. È allo studio un sistema che può garantire la ripartenza dello sci, in massima sicurezza. Tra l’altro, fornendo un servizio ai visitatori che farà la differenza in termini di accoglienza e livello dell’offerta. Il progetto è una convenzione tra sistema del turismo e un soggetto privato erogatore del servizio tamponi. Con la collaborazione dell’Ulss per quanto riguarda la gestione dei punti tampone già attivi a Tai di Cadore e Agordo (oltre a quelli di Paludi e Feltre), e dell’eventuale presa in carico di soggetti risultati positivi al Covid-test. E con il coordinamento della Provincia. Sarà riutilizzato lo stesso sistema messo in campo durante i Mondiali di Cortina dello scorso febbraio, quando furono effettuati 26mila tamponi in poche settimane. Il compito degli operatori turistici: individuare i numeri stimati di soggetti che avranno bisogno di sottoporsi a tampone, in particolare i turisti che arrivano da Paesi esteri. «Abbiamo già cercato di mappare le aree ad alta concentrazione di turismo straniero – spiega Renzo Minella della ski area San Pellegrino- Insieme alle amministrazioni locali abbiamo cercato di individuare le location e poi di definire la miglior organizzazione per i tamponi. Sappiamo che il servizio non sarà facile da organizzare, ma avrà un impatto molto forte sull’immagine che dà la nostra offerta turistica, perché un servizio tamponi ben organizzato potrà essere annoverato tra i punti di forza del nostro sistema territoriale”.