FELTRE Dopo aver “visitato” virtualmente e parzialmente Feltre grazie ad alcune delle immagini che gli storici Giovanni Fabbiani e Giuseppe Sorge hanno selezionato per il libro del Lions club bellunese “Belluno e provincia nelle vecchie cartoline” edito nel 1975 dalla Canova di Treviso con le officine grafiche Longo e Zoppelli, restiamo in zona per la quarta tappa del “viaggio” in ambito provinciale. La parte del leone la fa il comune dirimpettaio a Feltre: PEDAVENA, e sotto il titolo “Pedavena. La fabbrica birra Luciani” possiamo leggere la lunga dicitura opera di Fabbiani-Sorge: “Giovanni Luciani, il più giovane dei tre fratelli componenti la ditta fratelli Luciani di Pedavena, nacque nel 1866 a Forno di Canale, nell’Agordino (oggi Canale d’Agordo – ndr.). Dopo avere lavorato in una bottega di falegname, volle dedicarsi al commercio, iniziato da sua madre, al quale era meglio portato. In poco nel suo paese divenne l’anima di ogni iniziativa commerciale: costituì una società per appalti, alzò la prima fornace a fuoco continuo dell’Agordino, diede vita ad una società per la lavorazione del legname. Nel 1887 intuì la fortuna di una fabbrica di birra ed insieme ad altre persone fece sorgere il primo stabilimento nella provincia. Pochi anni dopo cessò di fare parte della società e pensò di sviluppare questa industria in altro paese della regione. Si stabilì così a Pedavena dove costruì nel 1896 una fabbrica di birra divenuta subito nota. Il primo anno la produzione fu di mille ettolitri, l’anno successivo duemila ettolitri, poco tempo dopo la produzione salì a 5 mila ettolitri per raggiungere la produzione di ben 30 mila ettolitri. Nella cartolina la fabbrica è stata già ampliata: così era nel 1905. Lo stabilimento è fornito in quell’epoca dei più moderni apparati e macchinari, ha numerose cantine ed un impianto frigorifero. Il prodotto smerciato in tutto il Veneto ed in particolare a Venezia dove i fratelli Luciani hanno appena aperto un albergo ristorante che impiega oltre un centinaio di persone”. Stringatissima la dicitura per la cartolina che accompagna il titolo: VILLABRUNA DI FELTRE: “Villabruna di Feltre nel 1904 con lo sfondo dei monti Feltrini”. Rapido trasferimento a SEREN DEL GRAPPA con foto per la quale Fabbiani-Sorge hanno scritto: “In fondo a sinistra la chiesa e le propaggini verso Feltre del Monte Grappa. Il bel nome è forse dovuto a un santo Sereno. Il Grappa incombe su Seren e nell’anno dell’invasione nemica il contegno e le sofferenze meritarono al Comune le Croce di guerra al Valor Militare”. Poco oltre c’è FONZASO, ed ecco la dicitura: “Una panoramica del paese, nella Valle del Cismon, nel 1890. Solo nel 1900la soddisfazione di vedere il campanile compiuto con cella campanaria e unì’ardita piramide e i fonzasini lo dicono il loro ‘più bel monumento, simbolo della forza, della loro gagliardia e volontà tenace’ (A. Vigna)”. Ed eccoci alla PIAZZA DI ARSIE’: “Il paese è posto sulla strada che attraverso monti e colline unisce Feltre con la Valsugana. Ora è anche vicino al lago formato dal Cismòn e che alimenta la centrale idroelettrica del Cismòn. Sulla piazza raffigurata in questa cartolina del 1910, vi è poca gente: qualche donna, alcuni bambini, un carro agricolo trascinato da un bue”. Conclusione di tappa con traguardo al PONTE DELLA SERRA: “Accanto al ponte l’albergo Gorza. La cartolina è del 1907. Nel febbraio del 1910 vengono ultimati i lavori di costruzione del grande impianto idroelettrico che, trattenendo le acque del Cismon, dà vita ad un lago lungo oltre due chilometri, capace di oltre 6 milioni di metri cubi d’acqua. Il collaudo lo eseguirà l’Ing. Gaggia di Feltre, direttore della Società Adriatica. Poco dopo l’energia elettrica prodotta da quegli impianti verrà distribuita alle città di Vicenza, Padova, nel Polesine e nella zona euganea”.