collaborazione Luca Mares SITO: https://www.oltreteam.it/fino-alla-fine-del-mondo-per-pollicino/
un’avventura in bicicletta dove Stefano Bortolot e Paolo Lovat il 22 ottobre 2022 sono partiti da Longarone (Italia) con destinazione Finisterre (Spagna). Un tracciato di 2.346 chilometri e oltre 22 metri di dislivello positivo con lo scopo di raccogliere fondi per i bambini di Casa Pollicino!
QUINDICESIMA TAPPA – L’ARRIVO – PUNTATA 06 NOVEMBRE
Foncebadon-Finisterre
DI LUCA MARES
Ci sono storie che sei abituato ad ascoltare, altre che vorresti raccontare. Poi ci sono quelle che invece vorresti vivere. Ecco, io quella del viaggio di Stefano e Paolo la ho vissuta! Non con il fisico e neanche con la mia amata bicicletta, bensì con la mente e il cuore. Grazie a questi due ragazzoni bellunesi ho pedalato mentalmente al loro fianco, salita dopo salita, assaporando il piacere della discesa e immaginando il profumo dei campi di lavanda grazie ai vocali che mi mandavano. Ho sofferto nelle andature lente contro la forza del vento e ho scoperto, grazie ai racconti nei video messaggi, la gioia del potersi sedere la sera con un “amico di fatica buona” a raccontarsi quanto è stato bello il giorno appena vissuto. Sono state due settimane dall’alba al tramonto che ho vissuto fisicamente qui a Belluno, ma nello stesso tempo viaggiando tra l’Italia, la Francia e la Spagna. Tutto questo grazie a Stefano e Paolo! E adesso che il ciclo-viaggio benefico è terminato, un pò mi dispiace. Perché mi mancheranno le foto del primo mattino quando erano pronti a salire in sella, un giorno al caldo dei 30 gradi e quello dopo imbacuccati per proteggersi dal freddo quasi invernale. Oppure le pause caffè in un centro paese sperduto dell’Europa dove sembrava di essere in un’epoca lontana e fiabesca. O ancor di più i video di quelle fatiche sconfitte a suon di pedali, menando prima il piede destro e poi quello sinistro, in un susseguirsi di incitamenti per darsi forza l’un l’altro. E via via i molti paesaggi dai mille colori che dal cellulare ti mettevano l’immediata voglia di prendere la macchina e partire. Che bello! Quante emozioni e soprattutto quanti insegnamenti. Si, perché un viaggio così ti insegna l’importanza dell’amicizia, del saper prendere sempre quello che viene, dell’accontentarsi si, ma non arrendersi mai. Un’esperienza simile ti insegna, anche se l’hai vissuta col cuore e la tastiera, che la vita è bella e non la si deve sprecare. E di questo devo rendere grazie anche a Marco Leti, che ho avuto l’onore di conoscere grazie a Stefano e Paolo. Potrei continuare a scrivere ancora tantissime righe, battuta dopo battuta, ma non lo trovo giusto, perché tante parole tutte insieme non riuscirebbero a descrivere veramente quello che ho provato in queste settimane. Quindi adesso concludo, quest’ultima tappa scritta, con il più grande insegnamento che il zoldano e il cadorino (così per non far torto territoriale di appartenenza) mi hanno regalato: bisogna sognare in grande, perché ne vale la pena. Siamo fatti per andare OLTRE!
QUATTORDICESIMA PUNTATA 05 NOVEMBRE
Samos-Foncebadon
TREDICESIMA PUNTATA 04 NOVEMBRE
Burgos – Samos
La meta si avvicina sempre più, ma anche la fatica dei tanti chilometri già percorsi si fa sentire. Oggi è stata la volta di conquistare Sahagún, un piccolo comune spagnolo situato nella Provincia di León. Doveva essere una delle pedalate più tranquille di tutto il viaggio, ma si è rilevata una tappa difficilissima. Non tanto per il chilometraggio o per il dislivello positivo, bensì per il tanto e forte vento che ha soffiato contro. Ma Stefano e Paolo sono forti e in questa pedalata ci stanno mettendo fisico, testa e tanto cuore!
DODICESIMA PUNTATA 03 NOVEMBRE
Logroño – Burgos
Da Logroño a Burgos, passando per Santo Domingo de la Calzada, paese legato al Cammino di Santiago. Giornata più semplice rispetto alla precedente, nonostante il vento “in direzione ostinata e contraria” come cantava il mitico Fabrizio De André. E il vento è la vera preoccupazione per i prossimi giorni, visto che aumenta di intensità con l’avvicinarsi alle acque dell’oceano. Intanto oggi è stato anche il momento delle riparazioni, infatti da qualche giorno Stefano aveva problemi con la gomma posteriore e visto che lo sterrato non manca, meglio correre ai ripari. Domani Stefano e Paolo pedaleranno un’altra tappa tranquilla, per poi affrontare le ultime grandi salite. Forza amici che Pollicino è con voi!
UNDICESIMA PUNTATA 02 NOVEMBRE
Logroño, capoluogo della comunità autonoma di La Rioja, la seconda più piccola delle 17 regioni spagnole
Dopo la Francia… ecco la Spagna Lourdes_Roncisvalle
Oggi è stata la volta di Pamplona, il capoluogo della comunità autonoma della Navarra nel nord della Spagna, più comunemente nota per la corsa dei tori. Ma è conosciuta soprattutto come tappa importante lungo il cammino di Santiago, il percorso del pellegrinaggio dell’epoca medievale. E proprio qui, dopo una lunga discesa di quasi 50 km, Stefano e Paolo si sono presi il tempo per una pausa caffè, prima di affrontare il su e giù che gli avrebbe accompagnati per tutto il giorno. Anche oggi salite, immerse in scenari unici, tanto da far dimenticare la fatica al solo ammirarli. L’arrivo di tappa è fissato a Logroño, capoluogo della comunità autonoma di La Rioja, la seconda più piccola delle 17 regioni spagnole. Giusto per intenderci, la città ospita quasi la metà della popolazione dell’intera regione!
NONA PUNTATA 31 OTTOBRE
Arrivo a Lourdes
Dopo il tanto atteso riposo in quel di Lourdes, dove Stefano e Paolo hanno potuto riabbracciare i propri cari e festeggiare il sessantesimo dei coniugi Bortolot senior, è stato il momento della ri-partenza e dell’accesso ufficiale in Spagna. Adesso inizia il vero cammino! Non tanto perché ci si avvia verso Santiago e quindi Finisterre, ma soprattutto per il fatto che le tappe saranno più dure come altimetria. Ma i due ciclisti dal cuore grande sono pronti! Quindi via con direzione Roncisvalle. La tappa è stata abbastanza impegnativa, tanto che il dislivello positivo è stato di 3 mila metri. La prima salita di 13 chilometri ha visto Stefano e Paolo impegnati in rampe “toste” e non è mancato il vento che a tratti ha costretto i due amici a scendere dalla bicicletta e spingere. Il passaggio nei Pirenei è stato emozionante, ma anche faticoso, tanto da mettere a dura prova entrambi i ciclo-viaggiatori.
Da Homps a Montesquieu-Volvestre (149 km e 1561 D+)
Meno uno al grande arrivo a Lourdes previsto per domani sera e che rappresenta all’incirca il giro di boa, ovvero il raggiungimento della metà del percorso del ciclo-viaggio benefico “Fino alla fine del mondo per Pollicino“. Intanto la giornata odierna è iniziata con un cielo lievemente coperto sopra Homps, ma con temperature gradevoli e a tratti davvero calde per essere fine di ottobre. Giornata splendida sotto tutti i punti di vista. Il percorso è stato vario con una quota massima raggiunta di appena 360 metri sul livello del mare, ma con un dislivello pedalato di oltre 1500 metri positivi. Da qui è possibile capire come il viaggio odierno sia stato caratterizzato da un sali e scendi costante. Stefano e Paolo ci dicono che oggi il fisico ha risposto positivamente alla chiamata dello sforzo. Quindi passano i giorni e lo spirito sportivo che accomuna i due ciclo-viaggiatori si rafforza sempre più. Nota positiva da segnalare è la fortuna che incombe in questa avventura, dove il vento a favore continua a presenziare e quindi ad “agevolare” il lavoro delle gambe.
SETTIMA PUNTATA 27 OTTOBRE
Aigues-Mortes- Homps 1100 km percorsi e due giorni di pedalata da Lourdes
Da Aigues-Mortes a Homps pedalando gran parte della giornata al confine tra la terra e il mare. Un’esperienza unica dove le acque blu del mare Mediterraneo hanno riflesso la splendida luce del sole, mentre nella destra l’entroterra ha permesso di ammirare le bellezze naturali della Francia. Il tutto pedalando in sicurezza sulle piste ciclabili, al di fuori del traffico automobilistico. La barriera dei 1.000 chilometri è stata abbattuta e anche oggi Stefano e Paolo hanno giovato del vento a favore. Mancano due giorni di pedalate prima di arrivare a Lourdes, dove ai due ciclo-viaggiatori spetta un giorno di meritato riposo.
Provenza-Aigues-Mortes.
Una giornata sui pedali iniziata con la salita che ha portato i due “eroi dal cuore grande” ai 1.213 metri del Col de l’Homme Mort. Una fatica che successivamente è stata ripagata da una lunghissima discesa fino alla quota zero, al livello del mare. Lungo il tragitto è stata forte la voglia di provare a cimentarsi nel grande sogno di molti ciclisti appassionati delle ruote strette: il Mont Ventoux. Una salita che permette di entrare nel mitico club des Cinglés del Mont Ventoux, la confraternita dei “matti” del Monte Ventoso. Un paesaggio quasi lunare che è entrato nel mito grazie al Tour de France e che ha visto vincere grandi campioni come Charlie Gaul, Eddy Merckx, Raymond Poulidor, Marco Pantani e Chris Froome. Ma la missione per questa avventura è altrove, quindi Stefano e Paolo non hanno potuto far altro che salutarlo, con la promessa di un arrivederci! Proseguono così la pedalata tra i molti campi di lavanda, caratteristi della Provenza. «Sta andando tutto bene! E’ bello viaggiare con un amico su cui puoi contare. I momenti di difficoltà ci sono, non lo nascondo, ma ci stiamo dando forza a vicenda» sono le parole di Stefano all’arrivo a Aigues-Mortes.
Briancon-Provenza
Partenza fresca da Briançon oggi, con due gradi segnalati dal Garmin e un grado in meno percepito a pelle dai ciclisti. E nonostante le molte strade in discesa, oggi il dislivello è stato comunque più impegnativo dei piattoni italiani. Ma le strade e i paesaggi hanno rallegrato le gambe di Stefano e Paolo che col sorriso hanno pedalato attraversando i centri città di Prelles, Les Giraudes, Embrun, Avançon, Laragne-Monteglin e infine Séderon. «Una ventata di profumi provenienti dai moltissimi campi attraversati e adesso pronti per domani che, una volta costeggiato il Mont Ventoux, ci dirigeremo verso il mare!»
Settimo Torinese-Briancon
Dalla pianura torinese dove la fatica era rappresentata dal dover “scollinare” qualche cavalcavia, al tappone di montagna. «Da Susa in poi è stata dura» ci fanno sapere i due ciclisti zoldani! «Abbiamo raggiunto il punto più alto del nostro tour, ovvero i 1860 metri del Colle del Monginevro. Quindi abbiamo lasciato l’amata patria e siamo ufficialmente entrati in Francia! E come da qualche giorno accade, anche oggi la pioggia ci ha accompagnati. Ma la cosa che ci ha colpito di più è stata la partenza da Torino: sembrava di essere nel caos più totale. Va bene che era lunedì, ma al volante solamente automobilisti nervosi già alle 8 del mattino, pronti a suonare il clacson per qualsiasi cosa. Ah che bella la vita nella nostra Val di Zoldo!». Così il viaggio prosegue e questa sera i nostri “eroi dal cuore grande” si sono fermati a Briançon. Adesso due meritate birre, una notte di riposo e domani mattina prêts partez!
Treviglio-Settimo Torinese
Oggi giornata uggiosa con partenza da Treviglio per raggiungere Settimo Torinese, passando per Milano e Vercelli. Una tappa lunga con un transito emozionante in piazza Duomo, ai piedi della Madonnina, dove è arrivata anche la moglie e la figlia di Paolo! È stata una giornata impegnativa nonostante il tracciato fosse praticamente in pianura. Ma se non pedali la bici si ferma, quindi Stefano e Paolo hanno “menato” per 7 ore e mezza. Intanto il ginocchio di Stefano sembra migliorare e l’arrivo di questa sera è stato ripreso dalle nipoti di Paolo che hanno voluto fare una sorpresa allo zio. Domani l’atteso tappone di montagna, per entrare in Francia sorridenti e felici! Da segnalare il collegamento video con lo studio di Antenna Tre durante la prima edizione del telegiornale (video sotto).
Finisterre – Treviglio
«Il comune denominatore della prima tappa di ieri è stata l’acqua. Partiti dalle rive del Piave in quel di Longarone, abbiamo costeggiato il Brenta e l’Adige, per tuffarci metaforico sulle sponde del Lago di Garda!» commenta Stefano prima di partire per il “day Two“. Ma l’acqua è stata anche la compagna di viaggio in questa seconda tappa! Intanto Stefano e Paolo, partiti da Torbole verso le ore 8, hanno costeggiato il lato ovest del Lago di Garda, per proseguire verso Limone dove l’amico Cristofer Ruggeri gli ha attesi per una pedalata in compagnia fino a Gavardo. Nella ciclabile di Brescia invece è stata la volta dell’incontro con Linda Peli di Punto MOV che, in compagnia di una amica, hanno pedalato con i nostri due atleti quasi fino a Treviglio, location di arrivo della seconda giornata del ciclo-viaggio benefico. «Oggi non è stato facile pedalare» fa sapere Stefano «perché ieri sera ho avuto un incidente contro un paletto di cemento mentre camminavo. Subito mi si è gonfiato il ginocchio! Sono salito in sella, ma ogni pedalata era seguita da una fitta e veramente è stato difficile. Ma nella mia mente c’erano i bambini di Casa Pollicino, soprattutto la Lory. Questo pensiero mi ha dato la forza di proseguire fino alla fine, stringendo i denti. Grazie Pollicino!»
il viaggio in bicicletta: tragitto di 2.334 chilometri con oltre 22 mila metri di dislivello positivo.
PRIMA PUNTATA 21 OTTOBRE
Longarone – Finisterre
Stefano e Paolo sono ufficialmente partiti alle ore 07.30 da Longarone! Passaggio obbligatorio presso l’ufficio del Comitato Pollicino a Belluno per una colazione, dove hanno trovato un gruppo di amici pronti a salutarli e augurare buon viaggio. La pedalata è proseguita verso Sedico, Cesiomaggiore, Fonzaso, Primolano, Borgo Valsugana, Valsorda, Mori e infine hanno raggiunto il lungo lago di Garda, in quel di Torbole. Hanno approfittato dell’assenza della pioggia per allungare il tracciato del primo giorno. Stefano e Paolo sono stati anche testimoni di un fenomeno atmosferico raro … il vento a favore!
PRESENTAZIONE
il viaggio per un cicloturista è qualcosa che ti cambia dentro. Grazie alle persone che incontri lungo il tragitto, grazie alle esperienze che vivi, ma soprattutto grazie a quello che provi dentro il cuore….
BELLUNO Presentiamo oggi la nuova iniziativa dell’associazione Comitato Pollicino, il viaggio di Stefano Bortolot, ciclista amatore che, finita la stagione lavorativa in Germania e rientrato a Zoppè di Cadore, si cimenta in avventure sulla sua due ruote a pedali. Stefano quest’anno vuole andare “Oltre” e fare in modo che questo viaggio sia qualcosa di nuovo per lui, ma che sia anche un aiuto per chi ne ha bisogno. Così Stefano, insieme all’amico e collega Paolo Lovat, affronterà un viaggio in bicicletta da Longarone a Finisterre (Spagna), durante il quale attiverà una raccolta fondi per l’associazione bellunese Comitato Pollicino. Infatti, chiunque lo desideri potrà sostenere il viaggio donando una qualsiasi somma economica mediante il link http://www.paypal.me/comitatopollicino.