Manuela Lanzarin ““Questa sospensiva ci blocca finché- crediamo in dicembre non conosceremo il merito della decisione: una situazione che rischia di mandare a monte la nostra programmazione. A questo punto non resta che rivolgersi al Consiglio di Stato”.
VENEZIA “Il TAR ha di fatto accettato la sospensiva e ci ha bloccato. Non è una buona notizia: la situazione, infatti, è molto seria e molto problematica: ad oggi, le Ulss stanno prestando i loro infermieri alle case di riposo. Questo significa che anche negli ospedali le attività vengono ridotte o, comunque, non vengono esercitate come si vorrebbe. Le case di riposo continuano a rimanere in affanno e, all’orizzonte, non vediamo nuovi infermieri e questa situazione, lo ribadisco, dipende moltissimo da una programmazione nazionale errata”. Sono le parole “a caldo” dell’Assessore regionale alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, alla notizia del TAR che ha accolto il ricorso degli Ordini professionali contro la Regione Veneto sulla delibera che istituiva e prevedeva il corso complementare per l’OSS (Operatore Socio Sanitario) e l’OSSS (Operatore Socio Sanitario Specializzato). “Una formazione professionale – ha ricordato l’Assessore – che non andava certo a sostituire la figura dell’infermiere, che rimane il profilo professionale cardine, ma che invece formava una figura di supporto, che doveva essere poi coadiuvata da un infermiere, e che in questo momento, soprattutto nelle strutture ospedaliere e nelle case di riposo diventava fondamentale se non essenziale per garantire il servizio.
di ANDREA FIOCCO CGIL FP
PD: “LE FANTASIOSE FUGHE IN AVANTI CHE NON RISOLVONO NULLA”
VENEZIA “Il Tar Veneto ha emesso l’ordinanza di sospensiva per la delibera di Giunta sugli operatori sociosanitari: la carenza di personale qualificato nelle Rsa è un problema vero, ma va affrontato senza fantasiose fughe in avanti che non risolvono niente”. Con queste parole Anna Maria Bigon, vicepresidente della commissione Sanità e consigliera regionale Pd, commenta la decisione del Tar che ha stoppato la delibera 305, dando ragione a Opi e Fnopi Veneto che l’avevano impugnata. “Ci vorrà ancora qualche mese per conoscere nel merito le ragioni, ma evidentemente i dubbi avanzati dai ricorrenti erano fondati. Avevamo chiesto di sospendere questo provvedimento e di ascoltarli in Quinta commissione, ma inutilmente. Oss e infermieri sono due figure distinte e complementari, tali devono restare. Dobbiamo garantire un’adeguata assistenza agli ospiti delle Rsa, persone fragili, evitando che possano ricevere prestazioni infermieristiche in maniera impropria, potenzialmente pericolose per la loro salute”.