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VENEZIA Nel pomeriggio di ieri si è tenuto un incontro del tavolo di monitoraggio relativo al processo di rilancio aziendale di Ceramica Dolomite S.p.A., la realtà industriale specializzata nella produzione di ceramica sanitaria, nata da una cordata di imprenditori veneti composta da Finint S.p.a, Delfin S.a.r.l., Luigi Rossi Luciani S.a.p.a. e Za-Fin S.r.l. e partecipata da Invitalia, che nel 2022 ha rilevato lo stabilimento ex Ideal Standard di Borgo Valbelluna (BL), il marchio e 360 lavoratori. All’incontro, convocato dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e coordinato dall’unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, hanno preso parte la rappresentanza dell’azienda, le organizzazioni sindacali Filctem CGIL, Femca CISL, Uiltec UIL e i rappresentanti dei lavoratori. “Siamo molto attenti alle sorti di Ceramica Dolomite, un’azienda che abbiamo accompagnato fin dai primi passi e ancor prima, quando, nel 2021, con l’unità di crisi aziendali regionale abbiamo preso in carico la situazione dello stabilimento perché il fondo proprietario di Ideal Standard ne aveva decretato la chiusura – afferma l’assessore Donazzan -. Nonostante la nuova impresa sia partita nel periodo dei costi dell’energia e delle materie prime alle stelle, è riuscita a superare i momenti peggiori con lo sforzo di tutti: lavoratori, organizzazioni sindacali, soci, istituzioni regionali e nazionali. Oggi registriamo un cambio di passo, i segnali di ripresa sono tangibili: l’organizzazione va a regime, aumentano gli ordini, le nuove collezioni hanno i requisiti del miglior “Made in Italy” perché sono di qualità ineccepibile e molto belle. Il rilancio procede, c’è ottimismo, ma è ancora necessario un forte impegno comune per portare a temine il processo e trasformare le previsioni in risultati. Prevediamo un nuovo tavolo di monitoraggio alla chiusura del primo semestre di quest’anno”.
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