VENEZIA È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la gara per l’affidamento dei lavori di ripristino e messa in sicurezza dei Serrai di Sottoguda in Comune di Rocca Pietore (BL), violentemente colpiti e profondamente danneggiati dalla furia della tempesta Vaia abbattutasi sulle montagne venete nell’autunno di due anni fa. La gara prevede lavori per un importo complessivo di 9,1 milioni di euro. “In due anni abbiamo investito oltre 11 milioni per mettere in sicurezza e ridare splendore ai Serrai di Sottoguda – spiega il Presidente della Regione nel suo ruolo di Commissario delegato per l’emergenza maltempo dell’autunno 2018 – ricordo, infatti, che lo scorso anno sono stati avviati interventi di rimozione rocce pericolanti e formazione di pista di servizio per 2 milioni di euro, oggi in fase di completamento”. “I cantieri sono aperti e visibili a tutti – commenta ancora il Commissario – quello dei Serrai è un cantiere simbolo degli oltre 1.000 avviati lo scorso anno per ridare splendore alla nostra montagna ferita da Vaia. Riportare i Serrai alla loro bellezza e renderli fruibili è un impegno che ci siamo presi e che stiamo portando avanti con il massimo impegno con il coinvolgimento di tutti i Soggetti Attuatori, molti dei quali sono i Comuni. Come ho avuto modo di dire più volte, Vaia ha devastato i nostri boschi, ma noi stiamo riportando il territorio ad essere più sicuro e ancora più bello di prima”. I Serrai di Sottoguda sono uno dei luoghi più emblematici del paesaggio dolomitico, costituiti da una profonda forra, lunga poco più di 2 km e larga da 5 a 20 metri, scavata nella roccia calcarea dall’erosione dei ghiacciai e dalle acque del torrente Pettorina che scorre in uno scenario imponente tra pareti verticali alte oltre sessanta metri. A seguito della tempesta VAIA che nell’autunno 2018 ha devastato l’intera forra, il Commissario ha stanziato, su due annualità 11.100.000 euro per il ripristino di questo sito di straordinaria valenza naturalistica e di grande richiamo turistico. Dei fondi stanziati, 2.000.000 di euro sono già stati spesi nel 2019. Di questa cifra 1.500.000 euro sono stati destinati alla realizzazione di un primo lotto di lavori emergenziali, quali la messa in sicurezza delle pareti rocciose della forra e la ricostituzione di una adeguata viabilità di accesso, e 500.000 euro per la progettazione degli ulteriori interventi atti a conseguire la completa riqualifica del sito, da intendersi non come mera ricostruzione di una infrastruttura di visita secondo criteri di sostenibilità ma piuttosto come sapiente ricomposizione di “un’opera d’arte naturale”. Gli ulteriori 9.100.000 di euro sono riservati alla realizzazione degli interventi di riqualificazione risultati prioritari e comprendenti: il rifacimento del percorso di base lungo il canyon naturale per circa 1,6 km, comprensivo di quattro attraversamenti del torrente Pettorina su passarelle poste a quota di sicurezza idraulica rispetto alle piene di progetto e di tombotti per il superamento degli affluenti laterali sì da ridare fruibilità turistica all’area; la realizzazione di opere di protezione fluviale lungo il corso del Pettorina quali pulizie, rinforzi d’alveo e difese spondali sì da aumentare la resilienza delle strutture e la sicurezza idraulica degli abitati a valle; la stabilizzazione dei versanti mediante disgaggi, chiodature e attivazione di sistemi di monitoraggio; la realizzazione dei sottoservizi a rete necessari ad una completa infrastrutturazione dell’area, alloggiati in una apposita dorsale al di sotto del percorso di base e comprensivi di acquedotto, fognatura ed illuminazione. L’appalto di tali opere, al netto dell’IVA e delle spese tecniche, assomma a circa 6,8 milioni di euro ed è stato pubblicato oggi nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.