AGORDO Non è un regalo di Natale, ma l’operazione Welfare messa in campo dall’Azienda Speciale Consortile Agordina (Asca): una somma di 183 mila euro da dividere tra i collaboratori, ovvero 2800 euro ciascuno tra: Premio di Risultato, Premio Covid, Premio di Benvenuto. Ai collaboratori più presenti e con il massimo della valutazione l’ importo massimo è di 1.800 euro erogabile in forma monetaria in busta paga o come beni e servizi fruibili attraverso una piattaforma dedicata, mentre quelli che hanno trascorso solo qualche mese in ASCA vengono esclusi “Perché ASCA – dice l’amministratore Maria Chiara Santin – sta mettendo in campo tutti gli strumenti utili per incentivare la fidelizzazione. Ai collaboratori che hanno prestato servizio in periodo Covid, assunti prima di giugno 2020, che hanno lavorato per sei mesi, in forza alla data di erogazione del premio, verrà erogata la somma di 1.000 euro in forma di beni e servizi di Welfare”. Per l’anno nuovo una nuova iniziativa il premio di benvenuto di 250 euro in beni e servizi di Welfare per chi, avuta una proposta di assunzione, decide di accoglierla e trasferirsi nell’Agordino. Oggi Asca dispone dell’organico completo ma in uno scenario mutato mette in atto nuove scelte strategiche. Il problema che maggiormente preoccupa è quello della carenza di infermieri, nei primi giorni dell’anno l’azienda lo affronterà con le Organizzazioni Sindacali “Da alcuni mesi c’è nell’aria un interrogativo – dice Maria Chiara Santin – è l’ospedale che attira, è il contratto, sono entrambi? Cominciamo a sciogliere un nodo alla volta anche chiedendolo attraverso gli organi d’informazione agli infermieri che vivono nel territorio o che sono interessate a trasferirsi qui: prendereste in considerazione il rientro nel socio sanitario se Asca applicasse il contratto della sanità?”