TEMPO DI VIRUS
Se tu fossi visibile
ti combatterei
con il vento
con la pioggia
con pugni e manate
con parole sottili
come lame taglienti
ti brucerei con il fuoco
acceso prima dell’alba.
Ti sento
nel rimpianto di un abbraccio
nella voglia e diffidenza
di convivialità
nella storia di peste
di paure di lutti
di speranza e pandemia.
Nelle distanze
che scavano
solchi incolmabili
dove si seminano
diffidenti pensieri.
Nemico invisibile
lasciami apprezzare serena
i colori dell’autunno
il bianco della neve,
il canto dell’erba
che spunta.
Domani sorgerà il sole
e di questo tempo
rimarrà solo il ricordo.