BELLUNO Qualificante iniziativa a Belluno dell’Associazione Campedel (sodalizio che nasce nel 1998 a Belluno ed opera a livello dell’intera provincia per la promozione della cultura, la conoscenza e valorizzazione del patrimonio artistico ed architettonico locale proponendo visite, incontri, corsi; il consiglio direttivo è presieduto da Marta Azzalini con la quale collaborano i consiglieri: Eldo Candeago, Gemma Nicolao, Valentina Pellegrinon e Monica Sandi) in collaborazione con le Parrocchie del centro: Duomo-Loreto e santi Biagio e Stefano. Viene infatti proposta “Tesori svelati”, visite guidate alla scoperta degli arredi sacri nelle tre chiese, che contempla il primo appuntamento domenica 8 dicembre alle 16 per la visita alla chiesa di Santa Maria di Loreto nella via Loreto; a seguire: il 15, stessa ora, per la cattedrale di San Martino in Piazza Duomo; infine domenica 22, sempre dalle 16, visita alla chiesa di Santo Stefano, nella piazzetta omonima. Ed ecco in sintesi quanto scrive il sito adorable-belluno.it sulle tre chiese. LORETO: “Costruita tra il 1612 e il 1641 su disegno del cappuccino Andrea da Venezia, a completamento dell’annesso convento delle Clarisse, soppresso nel 1806 e da allora adibito a scuole pubbliche. Fu rimaneggiata nella zona absidale nel 1952 dall’architetto Alberto Alpago Novello: i lavori interessarono anche l’annesso chiostro, completato con l’aggiunta del lato addossato alla chiesa. All’interno, è conservato un prezioso ostensorio ligneo dorato di Andrea e Paolo Brustolon. Ci sono poi altre opere dei secoli XVII-XVIII, tra cui dipinti di Francesco Frigimelica il Vecchio e Antonio Lazzarini. SANTO STEFANO: “Venne eretta tra il 1468 e il 1491 da maestri comacini per l’ordine dei Serviti, sull’area dove sorgeva una preesistente chiesa di cui rimane, murata sul fianco della navata sinistra, un’interessante epigrafe mortuaria in volgare datata 1349. All’interno è di particolare interesse la cappella Cesa, eretta nel 1485, con la grande pala lignea di Matteo Cesa (1425-1495) e un ciclo di affreschi attribuito in passato a Jacopo da Montagnana (1440-1499)… Alla sinistra del transetto si apre la Cappella dell’Addolorata, del 1737, con la statua di Giovan Battista Alchini (XVIII sec.), allievo del Brustolon, che tradisce però chiari influssi d’oltralpe. Alle pareti quadri di Cesare Vecellio (1521-1601), Nicolò de Stefani (1520-1599), Francesco Frigimelica (1570-1649), Antonio Lazzarini (1672-1732) ed altri. La chiesa contiene due grandi angeli reggilampada ed un crocifisso di Andrea Brustolon (1662-1732), provenienti da altre chiese scomparse di Belluno. Ugualmente, il portale gotico sul lato sud, con le statue dei santi protettori di Belluno, venne trasferito nel 1893 dalla soppressa chiesa di Santa Maria dei Battuti…”. Duomo – CATTEDRALE DI SAN MARTINO: “Un primo edificio sacro, probabilmente paleocristiano, venne intitolato a S. Martino di Tours dal vescovo di Belluno Felice nel 548, durante le guerre gotiche. Sulla facciata frammenti di plutei e pilastrini databili ai secoli IX e X, rinvenuti al di sotto del sagrato antistante. Degli altari trecenteschi rimangono la cosiddetta arca degli Azzoni, murata all’interno del campanile, e quella degli Avoscano, che oggi fa da mensa all’altare della cripta. Nel 1471 un incendio fortuito costrinse a rifabbricare il duomo, che prima aveva la facciata rivolta verso il Piave: la nuova cattedrale venne eretta a partire dal 1517, su disegno di Tullio Lombardo, e venne via via arricchita per tutto il XVII e XVIII secolo dai vescovi che si susseguirono alla guida della chiesa bellunese. Nel 1732 venne innalzato il campanile barocco, progettato da Filippo Juvarra. E’ basilica minore dal 1980. All’interno conserva opere di Cesare Vecellio, Andrea Meldolla detto lo Schiavone, Jacopo Da Ponte, Andrea Brustolon, Gaspare Diziani e altri”.
NELLE FOTO (Renato Bona): interni delle chiese di Loreto, cattedrale di San Martino, Santo Stefano.