TRICHIANA Chi credeva che i tanti, troppi, impuniti writers-imbrattatori notturni di mura ma non solo agissero solo nei centri abitati, è smentito dall’immagine che qui proponiamo e si riferisce alla torre della località Casteldardo di Trichiana, a quota 389 metri, dove – secondo i dati più recenti- risiedono 4 persone 4! C’è dunque anche da questa penosa “prova” la conferma del detto popolare che “la mamma degli imbecilli è sempre incinta”. Ma occupiamoci di cose serie e dunque della storia del sito di Casteldardo dove è ben visibile un’antica torre di segnalazione, circondata su vasta superficie da vigneti di Prosecco le cui uve stranamente non sono state raccolte. Secondo il sito Infodolomiti della Provincia di Belluno la prima fondazione di Casteldardo “risale forse al periodo romano e venne inserita in epoca medievale nella struttura più ampia di un castello di cui si conservano solo le memorie”. Ancora: “Questo antico baluardo ha svolto un importante compito difensivo durante tutta la storia del territorio e le frequenti dispute ed invasioni per il suo possesso. Lo stemma del Comune di Trichiana ricorda questo storico edificio raffigurando un castello con tre torri ed il ponte sul torrente Ardo che si trova proprio alle spalle dell’odierna torre, che è visitabile esternamente ed è visibile dalla strada che collega Trichiana a Mel”. Più dettagliato, il sito cammino gregoriano ricorda che “Le testimonianze più antiche della presenza umana nella zona risalgono al Mesolitico (10.000-50.000 a.C.), epoca alla quale risalgono i ritrovamenti di Pian Grande di Nareon. Di grande interesse anche la documentazione archeologica del periodo romano: l’urna con le ceneri del colono romano Caio Durenio Secondo (235 d.C.) conservata nell’atrio del Municipio e 42 monete argentee (90-220 d.C.), conservate nel Museo civico di Belluno. Risalgono invece all’epoca medievale – e si intrecciano con quelle del vicino e più famoso castello di Zumelle – le vicende legate all’antico castello di Castel de l’Art, ubicato nelle vicinanze del torrente Ardo, anche se qualcuno sostiene che una torre fosse già presente in epoca romana”. C’è quindi il richiamo al fatto che “Lo stemma del Comune ancora oggi raffigura il castello e il ponte sul torrente Ardo, a ricordo delle vicissitudini di questa roccaforte, che per la sua notevole importanza strategica fu oggetto di unì’aspra contesa tra i Bellunesi-Feltrini e i Trevigiani. La Battaglia di Casteldardo (1193) è stata descritta in lingua veneta in una antica pergamena, annoverata tra i primissimi documenti della lingua italiana ed è stata trascritta in seguito su una lapide esposta sulla facciata della vicina villa Piloni Foscolo”. Lo stesso sito a proposito di quella che è nota come “Villa Piloni, Federici, Foscolo di Casteldardo” rammenta che “Eretta da Odorico Piloni alla fine del sec. XVI, la villa rimase nelle mani della famiglia Piloni fino agli inizi dell’800, quando venne venduta ai Federici, dai quali passò in seguito in eredità alla famiglia Foscolo. L’aspetto attuale degli edifici si deve al vasto intervento di restauro del sec. XVIII, probabilmente ad opera di Francesco Maria Preti, mentre sono della fine dell’800 le modifiche al giardino ed alla tenuta circostante, volute da Antonio Federici e realizzate dall’ingegner Antonio Caregaro Negrin”. Spiega quindi che “La villa è situata in una zona di grande valore paesaggistico, probabilmente vicino ai resti dell’antico castello di Casteldardo e vi si accede da un imponente viale alberato in leggera salita. E’ composta da un corpo padronale su tre piani…”. Richiamata l’antica battaglia del 1193 tra Bellunesi-Feltrini e Trevigiani per il controllo del territorio, “camminogregoriano” conclude così: “All’interno della villa, in cui pare abbia soggiornato anche il pittore Tiziano Vecellio, ed i cui giardini furono descritti dal pittore miniaturista Cesare Vecellio, gli arredi sono ancora in parte quelli originali”. Infine una nota: per altre informazioni ed eventuali visite si deve contattare la proprietà allo 0437-554633 o scrivendo all’indirizzo e-mail: afoscolo@gmail,com.
NELLE FOTO (Renato Bona, siti cammino gregoriano, infodolomiti, wikipedia): scorci della Torre di Casteldardo; lo stemma del Comune di Trichiana con evidente richiamo al Castello; la Villa Piloni, Federici, Foscolo.