Giro d’Italia dei professionisti, dei dilettanti, giro del Veneto, ciclo turistiche, lungo le strade, i passi e … strade chiuse. Sì, perché lo svolgimento delle gare ciclistiche prescrive la sospensione temporanea della circolazione. Pazienza per le gare dei professionisti ma adesso, con troppa frequenza, ogniqualvolta si profila all’orizzonte una manifestazione delle due ruote e dei pedali, si coglie l’occasione per chiudere col risultato di creare disagio. Se da un lato non può che far piacere vedere questi segnali di riapertura e di ritorno ad una certa normalità che si traduce per gli operatori turistici e commerciali in un riscontro economico, dall’altro ciò può essere visto da quanti si devono muovere, per lavoro o altro, come una limitazione ulteriore. E dopo chiusure, restrizioni, distanziamenti non c’è da stupirsi. Ma non c’è solo questo. A spazientire è pure la velocità di alcuni centauri che in sella alle loro moto scambiano le strade per il circuito del Mugello.
*****