Uomini, animali e natura riuniti in un’unica sinergia. Emozioni, soddisfazioni, sacrifici e problemi che insieme creano un preciso disegno di vita tutti uniti verso la stessa meta”. E’ la impegnativa ed affascinante denominazione di un incontro con il pastore Luigino Balzan, promosso dalla benemerita associazione socio- culturale “Le Fregole” (nata nel 2010 e presieduta da Stefano Kofol), per venerdì 13 dicembre, a partire dalle 20,30, nella “Sala San Felice” di Trichiana-Borgo Valbelluna in provincia di Belluno. Balzan racconterà la propria esperienza di vita come pastore, “tra pascoli immensi e difficoltà inaspettate, per aiutare a capire un po’ di più cosa significhi al giorno d’oggi essere pastore e per quale motivo questo mestiere è così importante”. La libera enciclopedia Wikipedia a proposito di transumanza puntualizza che si tratta della “migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che si spostano da pascoli situati in zone collinari o montane (nella stagione estiva) verso quelli delle pianure (nella stagione invernale)”. E aggiunge: “Per descrivere le fasi in cui si compiono gli spostamenti che danno luogo alla transumanza si usano i termini di: “monticazione” e “demonticazione”. Con monticazione, parola che deriva dal verbo monticare, s’indica la fase iniziale della transumanza, che si compie nel periodo primaverile, quando avviene il trasferimento degli armenti e dei pastori dalle zone di pianura ai pascoli di alta quota ed ha inizio l’alpeggio. Con demonticazione si definisce il successivo trasferimento che, nel periodo autunnale, riporta gli animali e i pastori dai pascoli in quota a quelli di pianura nella fase di discesa successiva al periodo estivo dell’alpeggio”. E segnala. “Con l’avvento della moderna zootecnia e l’allevamento intensivo direttamente negli allevamenti l’attività di transumanza si è fortemente ridotta”. Al giorno d’oggi è praticata soltanto in limitate zone italiane, specialmente in alcune località alpine e prealpine della Valle d’Aosta, del Piemonte, della Liguria, della Svizzera italiana, del Triveneto, del centro e sud d’Italia. Della transumanza si è occupata la Coldiretti nazionale che – lo scrive il sito agrifoodtoday.it – ha lanciato un allarme che si può così sintetizzare: “in dieci anni un milione di pecore in meno!”. L’associazione di categoria ha segnalato preoccupata che nelle campagne italiane il “gregge Italia” è sceso da 7,2 a 6,2 milioni di pecore con pesanti ripercussioni sull’economia nazionale, ma anche sull’assetto ambientale del territorio. E lo ha fatto con una analisi che è stata commissionata per sostenere la candidatura della transumanza a patrimonio immateriale dell’Unesco, candidatura che è stata presentata dall’Italia, come capofila, insieme a Grecia ed Austria. NELLE FOTO (Facebook e Rete Gargano): l’immagine utilizzata per annunciare l’evento di venerdì 13 a Trichiana; il pastore bellunese Balzan; transumanza di pecore.