IERI ALLA RADIO
OSPITE A “CARPE DIEM” ANDREA DA ROIT PRESIDENTE DELLA PROLOCO
di Andrea Da Roit
Il 23, 24 e 25 aprile, dopo alcuni anni di stop, la Pro Loco ripropone la tradizionale FESTA DE L’OM SALVARECH. L’Om Salvarech (uomo selvatico) è uno spirito benigno dei boschi, presente in numerose leggende alpine e molto famoso nel bellunese, in particolare nel nostro comune dirimpettaio: Rivamonte Agordino. A La Valle Agordina questa antica storia si è sviluppata in una particolare variante che la rende unica rispetto alle altre tradizioni agordine e per nostra fortuna essa non è riuscita a perdersi nel tempo, rimanendo salda alle proprie origini. Se nel paese di Rivamonte l’Om Salvarech è un uomo ricoperto di muschi e licheni, abitante nel bosco e che ha insegnato all’uomo a colare il latte per mezzo del licopodio, un particolare muschio, a La Val questa figura è uno spirito, vestito con abiti logori e rattoppati, il quale porta sempre con sé un antico feràl, ossia un lume, simbolo della luce, e un bachet, vale a dire un bastone in legno, che rappresenta la saggezza degli anziani. Questo personaggio silvano è molto schivo e non vuole essere visto dall’uomo, tranne nel giorno della sua festa quando viene impersonificato in un grande pupazzo. Così ogni anno il 25 aprile, nel giorno di San Marco, viene realizzato il pop de l’Om Salvarech, un fantoccio in canne di granoturco, il quale viene fatto sfilare per tutto il paese accompagnato dalle grida dei bambini Viva! Viva l’Om Salvarech!, e alla sera bruciato in un grande falò appena fuori dal centro abitato. L’Om Salvarech bruciando porta via tutti gli avvenimenti sfavorevoli e le cose non più utilizzabili dell’anno appena passato e permette alle persone di ripartire cariche di positività. Con questo suo “sacrificio” garantisce agli abitanti l’eliminazione di tutto ciò che è stato causa di disgrazie e augura un abbondante raccolto futuro. Non a caso il giorno di San Marco un tempo rappresentava uno spartiacque tra la fine dell’inverno e il nuovo anno agreste, da quella festività infatti si poteva iniziare il lavoro nei campi e veniva vietato il libero passaggio nei prati. Con gli anni ’60 la tradizione lavallese originale si è consolidata e rappresenta il cuore dell’attuale manifestazione, la quale fino al 2014 si svolgeva come consuetudine in un’unica giornata. Dal 2015 la Pro Loco La Valle Agordina, in coralità con tutte le associazioni lavallesi riunite, ha deciso di investire su questa manifestazione così rappresentativa e piena di tradizione, arricchendola di nuovi dettagli e portandola fuori dai confini lavallesi. Viene quindi presentato al pubblico un evento su più giornate, con le cucine sempre pronte a preparare le specialità tipiche e le orchestre da ballo che suonano ogni sera.
LA VALLE Saranno tre giorni intensi a La Valle con la Festa del L’Om Selvarech. La Pro Loco di La valle ha organizzato la festa per il 23-24-25 aprile. Sabato 23 alle 20:30 presso la sala Valmassoni (ex caselo) una serata con William Da Roit e Luca De Zorzi per parlare del giro del mondo con gli sci di fondo. Domenica 24 sotto al tendone in località Conaggia musica con DJ Jack e il concerto degli RH Negativo. Lunedì 25 si inizia al mattino alle 9:30 con il mercatino artigianale sotto al tendone, alle 10 la gara podistica “Su e do per i coi” quarto Memorial Flavio De Cassai, alle 12 apertura stand gastronomico e a seguire la preparazione e la sfilata dei pop de l’om selvarech. Alle 19 la Cota offerta dalla pro loco, alle 20 la lettura del testamento e a seguire il falò de l’om selvarech. Serata in musica con Eros e Karin.