VENEZIA La Regione del Veneto ha stilato un protocollo d’intesa con Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI) e la Provincia di Belluno, con cui è stato costituito un tavolo tecnico per la realizzazione del “Treno delle Dolomiti”. “Il mese scorso, a Villa Patt di Sedico (BL), durante il confronto col territorio per la definizione del tracciato – ha commentato la Vicepresidente e Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti – avevo preso l’impegno con la Provincia e tutti i Comuni di approvare questo protocollo d’intesa entro il mese di luglio. E così è stato fatto”. L’accordo ha l’obiettivo di studiare e migliorare l’accessibilità della provincia dolomitica attraverso un modello di mobilità sostenibile, basato sulla ferrovia, integrata con le altre forme di mobilità di trasporto su gomma e ferro, ma anche biciclette e impianti a fune. I lavori del tavolo tecnico prevedono di eseguire uno studio di fattibilità e una valutazione circa la sostenibilità economica per il collegamento ferroviario del “Treno delle Dolomiti”, tra Calalzo di Cadore e Cortina, unitamente a un possibile collegamento lungo la Valle dell’Ansiei, ovvero il braccio che da Calalzo va ad Auronzo. Il Tavolo dovrà valutare anche la possibilità di un collegamento ferroviario con l’Agordino. “Dalle analisi tecniche sviluppate – ha continuato la Vicepresidente – emerge che la sostenibilità finanziaria dell’infrastruttura comporta che tutto il sistema di mobilità sia incentrato sull’utilizzo del treno e dei mezzi pubblici, riducendo il più possibile l’utilizzo del mezzo privato. Un obiettivo che dobbiamo perseguire e che possiamo raggiungere solo grazie al lavoro di squadra”. “Ora la palla passa al territorio – ha concluso – e, il lavoro che verrà realizzato insieme ad esso, sarà fondamentale per le scelte future. Gli investimenti che verranno eseguiti nei prossimi anni, in occasione delle Olimpiadi a Cortina, saranno numerosi e l’evento olimpico sarà una perfetta vetrina per presentare i lavori all’interno di un’unica visione strategica e per dare avvio ai nuovi progetti come il “Treno delle Dolomiti”.
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