Il numero 46, l’ultimo, del settimanale “Domenica” edito dalla Diocesi di Belluno-Feltre e diretto dal vescovo emerito mons. Giuseppe Andrich, riporta, fra l’altro, la serie di dedicazioni di chiese, aperta ieri, lunedì 7 ottobre, da quelle di Limana (1910), Sedico (1939), Cesiomaggiore (1804), Lozzo di Cadore (2000), San Rocco di Belluno (1860). Oggi, martedì 8 tocca alle chiese di Santa Fosca-Pescul in territorio di Selva di Cadore, alto Agordino, che risale al 1438, e di Mas di Sedico (2006). Mercoledì è la volta della chiesa di Longarone la cui dedicazione risale al 1983, giusto vent’anni dopo la sciagura che nella tragica notte di 36 anni or sono provocò duemila vittime e immensi danni. Concluderà la serie di questa settimana, venerdì 11, l’anniversario di dedicazione delle chiese di Vellai di Feltre, risalente al 1874, e di Tassei (frazione di Belluno), che è del 1959. Restando nel campo degli avvenimenti di carattere religioso, il sito telematico della Diocesi, chiesabellunofeltre.it sottolinea con soddisfazione il fatto che le parrocchie di Santa Giustina, Cergnai e San Gregorio nelle Alpi, come altre della Diocesi “iniziano il nuovo anno pastorale mettendo in pratica quanto indicato negli ‘Orientamenti pastorali’: Camminiamo insieme sulla via del Vangelo”. Si sta infatti realizzando una vicendevole collaborazione che viene canonicamente formalizzata con la figura del “parroco in solido”, in questo caso don Anselmo Recchia il quale, parroco di San Gregorio, assume anche il servizio di “parroco in solido” a Santa Giustina e Cergnai, affiancando don Gianni Trevisan che sarà “parroco moderatore”. A Santa Giustina e Cergnai proseguirà l’opera del vicario parrocchiale don Giuseppe Bratti anche se durante la settimana sarà impegnato come preside del liceo “Lollino”. Queste scelte – si può leggere nel sito – coinvolgono certamente i preti come condivisione del ministero presbiterale, ma diventano segno anche per i laici, come orientamento improrogabile di vita delle comunità cristiane”. Viene infine rivolto un riconoscente pensiero a don Bernardo D’Agostini che per molti anni ha esercitato il suo servizio a Santa Giustina ed ora si è ritirato a Meano dove in passato era stato parroco apprezzato per anni.
NELLE FOTO (Pro loco Longarone; dal libro “Selva di Cadore” di Longiarù-Nicolai; sito chiesabellunofeltre): la nuova chiesa di Longarone; interno della chiesa di Santa Fosca a Pescul di Selva; cerimonia col Vescovo Marangoni per don Anselmo Recchia neo parroco “in solido” di Santa Giustina e Cergnai.