Tredici anni dopo Trichiana centro alzato di nuovo la coppa d’oro del “Brusa la vecia”. Uno scarto minimo con gli altri concorrenti delle frazioni di Morgan, Sant’Antonio Tortal e Carfagnoi. Trichiana ha convinto la giuria: un invito ad abbandonare pregiudizi e stereotipi, a dimenticarsi le malelingue. Eccellenti anche gli altri partecipanti; la giuria dei dieci (il sindaco Stefano Cesa, Edoardo Comiotto, Mario e Bruno, Micaela Bordignon, Mirko Mezzacasa, Enrica Tonet, Marco Crepaz, Federico Brancaleone, Nicola Maccagnan) ha avuto il suo bel da fare per decidere: Morgan ha scelto la Gina, la “vecia” cannone in una posa davvero insolita e con un testamento mordace improntato al locale. Le fiamme non hanno risparmiato nemmeno la devota Speranza di Sant’Antonio, col rosario in mano e un testamento con confronti tra passato e presente e un bel messaggio di fiducia nei giovani. Infine, la divertente goliardia di Carfagnoi con la Liza, bruciata sull’altare perfino col suo uomo. Premiate anche le vetrine infuocate: prima la coop La Fiorita; seconda Tess e terza “fashion” di Salone Vanità.
I TESTAMENTI
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