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TROVATO SENZA VITA IL CORPO DI LUCA ANDRIOLO
SOSPIROLO È stato ritrovato senza vita in un canale il corpo di Luca Andriolo, il 59enne di Belluno, la cui scomparsa era stata segnalata dai familiari. Questa mattina l’elicottero dell’Air service center aveva portato i soccorritori sulla cima delle diverse vette che l’uomo avrebbe potuto raggiungere da dove aveva lasciato la macchina, Sperone, Croce di Susin, Croce
Visentini, Croce de Fornel, e sul libro di vetta della Croce di Susin era stata trovata la sua firma con la data del primo aprile. Le squadre sono poi state lasciate in quota per percorrere la sentieristica e durante un sorvolo dell’elicottero dei Vigili del fuoco, con a bordo personale del Soccorso alpino, è stato individuato il corpo. L’escursionista deve essere scivolato, scendendo dal versante ovest, ed è ruzzolato all’interno di un canale. Sul posto è scesa una squadra per supportare l’elicottero nel recupero della salma
Luca Andriolo lascia la sorella Doretta con Vladimiro, le esequie avranno luogo lunedi alle 15.30 nel Santuario Maria Immacolata di Lourdes in Nevegal. Dopo la cremazione riposerà con la mamma ed il papà nel cimitero di San Trovaso (Treviso). La famiglia porge un sentito ringraziamento al personale e ai volontari del Soccorso Alpino, e a quanti vorranno onorarne la memoria in questo momento difficile.
Luca Andriolo, storico residente di via Poveglia a Marghera, aveva vissuto lì per oltre cinquant’anni prima di trasferirsi nel Bellunese circa un anno fa. Figura riservata e solitaria, lavorava come broker di Borsa e conduceva una vita discreta, spesso legata a orari notturni. Figlio dei gestori di un ex alimentari di quartiere, Andriolo era cresciuto tra bottega e casa, mantenendo abitudini semplici, come gli spostamenti in bicicletta. Dopo la morte prematura dei genitori, era rimasto solo: la sorella si sarebbe trasferita all’estero. Negli ultimi tempi, i vicini avevano notato una brutta tosse persistente, che potrebbe aver contribuito alla decisione di trasferirsi in montagna, forse per motivi di salute. Oggi il suo appartamento è abitato da una coppia straniera, ma il ricordo di Luca resta vivo nei racconti dei vicini.
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