BELLUNO In una settimana cinque tentate truffe, una purtroppo riuscita e forse non sono state nemmeno tutte denunciate, se così fosse sarebbe importante che le forze dell’ordine ne venissero a conoscenza. Vittime gli anziani, dai 70 ai 90 anni. Interessato il centro di Belluno nelle vie Mezzaterra, Garibaldi, Buzzati, Fratelli Rosselli, Piazza Mercato e fino a Visome. La nuova truffa viaggia via telefono, quello fisso. I numeri delle vittime sono rintracciabili sull’elenco telefonico e probabilmente non casualmente, nomi come Luigia o Erminia, non certo Kevin o Suellen, perché ai truffatori necessita che la vittima sia anziana con figli e nipoti. Il modus operandi spiegato al Comando dei Carabinieri di Belluno dal Maggiore Marco Stabile e dal Comandante di Stazione Maresciallo Maurizio Tomaselli, anche per informare anziani e parenti, un modo importante di fare prevenzione.
Un uomo, dalle denunce con accento del centro-sud Italia, telefona a casa spacciandosi per Carabiniere, piuttosto che dipendente del Tribunale, perito assicurativo o avvocato. Informa chi è all’altro capo del telefono di un incidente che ha coinvolto il figlio, di solito un tamponamento e tra i feriti vengono subito segnalati dei minori. Viene quindi chiesto denaro per risolvere il finto problema, dai 500 ai 6000 euro in diverse rate. Alle prime perplessità l’autore della truffa invita a chiamare lo 00112, ovviamente un numero inesistente. La vittima colta dal panico alla successiva chiamata viene di nuovo invitata a pagare e se accetta ecco che immediatamente suona il campanello di casa, si presenta l’avvocato 40enne per ritirare il denaro. In cinque casi gli anziani non si sono fatti truffare, c’è chi con calma ha ragionato e poi ha chiamato il 112 (quindi senza il doppio zero), oppure il figlio per sincerarsi delle sue condizioni.
IL MAGGIORE MARCO STABILE
Questi sono solo alcuni esempi della tentate truffe, denunciate al 112 e non andate a buon fine. Purtroppo non sempre finisce in questo modo. Ad una nonna novantenne sono stati rubati i gioielli di famiglia, perchè non era in possesso di denaro contante. Sconcertante il racconto della 90enne.
IL MAGGIORE MARCO STABILE
Lo avete sentito, mentre l’anziana era ancora al telefono con il truffatore è suonato il campanello, il complice era in prossimità dell’abitazione per incassare il denaro, in questo caso i gioielli: 2 anelli, 3 braccialetti, 2 collane peralto mediante due consegne perché la prima non era sufficiente. All’anziana come ricevuta un insieme di numeri e lettere per poter poi riscattare i gioielli, ovviamente tutto falso.
La telefonata, la richiesta di consegnare il denaro avviene tutto in fretta per non lasciare il tempo alla vittima di poter ragionare, chiedere consigli a parenti.
IL MARESCIALLO MAURIZIO TOMASELLI
Morale: serve prevenzione, informazione, è necessario parlare agli anziani, metterli in guardia, preavvisarli e invitarli a chiamare parenti ed amici nel caso dovessero trovarsi in simili situazioni, mai aprire la porta ad estranei, mai intrattenersi al telefono rendendo noti dati sensibili, soprattutto non esitare a chiedere aiuto alla più vicina caserma dei Carabinieri.