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VENEZIA
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha condannato duramente l’atto vandalico sulle orme fossili di dinosauro alle Tre Cime di Lavaredo, dove qualcuno ha scritto “Tourists go home” con un pennarello indelebile. “Chi compie un gesto simile – ha affermato Zaia – confonde la libertà di pensiero con l’atto di sfregiare uno dei patrimoni più belli del mondo”. Il governatore ha definito l’episodio un pessimo esempio e un grave danno, non solo per aver deturpato la roccia, ma anche per aver violato una testimonianza preistorica. Zaia ha ringraziato gli sportivi che hanno segnalato il graffito e ha auspicato che possa essere rimosso. Ha infine ribadito l’importanza di gestire il turismo in modo sostenibile, sottolineando che atti di vandalismo come questo non mostrano amore né rispetto per le montagne, che rappresentano una risorsa vitale per le vallate venete.
E SONIA DARIZ sulle pagine facebook di radio piu’ segnale altri due episodi simili anche alla Croce in cima alla tofana di Rozes (foto)
VANDALISMO BECERO ALLE TRE CIME. MORENO PESCE “UN BRUTTO RISVEGLIO”
REDAZIONE La visualizzatissima pagina Dolomitici (254mila membri) pubblica in primo piano il video di Moreno Pesce alle Tre Cime di Lavaredo.
Scritte vandaliche alle Tre Cime: “Tourists go home”
AURONZO Una scritta vandalica “Tourists go home” è stata trovata sulla roccia con impronte fossili di dinosauro ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Il gesto, scoperto da tre escursionisti, ha indignato l’atleta Moreno Pesce, che ha denunciato l’atto sui social. L’accaduto ha suscitato scalpore, soprattutto per l’importanza storica e naturale della zona, patrimonio dell’Unesco. Lio De Nes, storica guida alpina, ha condannato il gesto, legato forse all’overtourism, ribadendo l’importanza del rispetto e della consapevolezza in montagna.