COMELICO “Il mancato avvio dei lavori all’interno della galleria del Comelico è una buona notizia, ma non è accettabile che un’intera vallata sia in balìa delle decisioni dell’Anas e, soprattutto, che non si sia ancora delineato un piano efficiente di viabilità sostitutiva”. Queste le parole del segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini di fronte all’evidenza della mancata chiusura del tunnel in vista della stagione invernale.
“Il rallentamento del progetto di chiusura aiuta – afferma Paglini -, ma adesso basta perdere tempo: questi mesi ‘guadagnati’ devono essere utilizzati per costruire un piano alternativo, che non penalizzi gli abitanti del Comelico e che tenga conto di tutte le istanze provenienti dal territorio, che con voce unanime ha dichiarato apertamente la contrarietà a qualsiasi progetto di chiusura della galleria, che andrebbe a isolare dal bellunese e dalla regione l’intera Val Comelico per un tempo troppo lungo”. Un isolamento che colpirebbe l’economia a forte vocazione turistica della zona, ma anche l’equilibrio sociale e familiare degli abitanti dell’area, il diritto all’accesso alle cure e a vivere in sicurezza, con servizi, ambulatori e ospedali raggiungibili in tempi congrui.
Il segretario generale della Cisl territoriale ribadisce quanto sottolineato da un documento firmato nei mesi scorsi dalle associazioni di rappresentanza del mondo del lavoro e della società civile bellunese: “prima di procedere con i lavori va redatto un piano di viabilità alternativa che non crei disagio alla valle, ora non si sprechino questi mesi in più che si hanno a disposizione”, dice Paglini.
Associazione Comelico Nuovo, Comitato Galleria Comelico Bis, Union Ladina dal Comelgo, Appia CNA, Confartigianato, Confindustria, Confcommercio, Coldiretti, Confagricoltura e Cgil, Cisl e Uil del territorio nei mesi scorsi avevano tracciato la via, affermando in un documento comune la necessità di posticipare i lavori di manutenzione fino a quando non sarà agibile “in piena sicurezza e senza soluzione di continuità fisica e temporale una via da e per il Comelico diversa dalla proposta Strada Provinciale 532, anche recuperando la vecchia sede della SS 52” e di “redigere e sottoscrivere un protocollo di intesa tra Anas ed amministrazioni locali finalizzato alla realizzazione di una strada di servizio alla galleria Comelico in destra orografica del fiume Piave, in grado di supplire anche in futuro ad eventuali e ulteriori chiusure del tunnel e di essere in futuro collegata con tunnel trasversali alla galleria Comelico come seconda canna a cielo aperto, per l’adeguamento della SS 52 agli standard E-road network”.