Riceviamo e volentieri pubblichiamo una replica del consigliere comunale di Taibon, Fiorangela Beltrame con delega al turismo circa l’articolo “Taibon, il paese che non ama i ciclisti” apparso oggi sul sito di Radio Più.
LA LETTERA
Ti rispondo come “Taibonera di adozione” ma anche come consigliere comunale con delega al turismo.
Ti faccio presente, innanzitutto, che “fare turismo” non è certo un’attività che si improvvisa: ci vuole un’alta professionalità e preparazione per gestire questo settore, compito che normalmente viene affidato a dei professionisti, soprattutto per crearne le basi. Ricordiamoci però che noi cittadini, fortunati di vivere in questi posti meravigliosi, siamo i primi promotori del territorio: certo che con il tuo messaggio nefasto non fai voglia di venire a scoprire la nostra magica Valle di San Lucano. Dagli articoli che pubblichi continuamente mi rendo conto che è tua intenzione punzecchiare chi di dovere per ricevere una reazione, magari in positivo.
Veniamo al contenuto del tuo articolo: La ciclabile da te nominata per me, dopo Vaia, l’ho sempre considerata un percorso accidentato e non mi sarei mai pensata di indirizzare i nostri ospiti a intraprendere quel tratto, ma avrei consigliato di utilizzare la strada comunale asfaltata in sinistra orografica del Tegnàs per raggiungere Col di Prà. Che ci siano ancora le frecce indicanti il percorso è vero, avevo fatto presente di rivedere il percorso a chi a suo tempo si era prodigato per l’esecuzione. Forse tu non li hai notati, ma dopo Vaia ho fatto sistemare degli avvisi in tre lingue sia sulla bacheca grande al Caffè Dersut a Taibon e sulle bacheche alle due piazzole come pure sulle bacheche comunali con l’avvertenza (rivolto a un pubblico vasto, non solo ai ciclisti) di porre attenzione nel percorrere le strade forestali perché dissestate. Nel progetto Interreg “Insieme a piedi”, che stiamo realizzando come Comune, sul pannello contenente i percorsi escursionistici di fondovalle del nostro Comune sarà evidenziata l’accortezza di non percorrere gli itinerari con le bici perché danneggiati e pericolosi. Per tutti gli altri punti la giunta è a disposizione per darti le informazioni in merito. Ti ringrazio comunque per il lavoro che hai svolto ai tempi di Vaia e anche per tutte le informazioni che puntualmente ci vengono sottoposte, la tua Emittente è di fondamentale importanza per tutti noi per cui ti auguro di avere sempre la lucidità e il senso di responsabilità che ti compete.
Grazie Mirko e buon lavoro Fiorangela
Relativamente al modo di comunicare su alcune bacheche private o del Comune per segnalare lo stato di dissesto delle piste forestali meglio definibili come ciclabili, o almeno fino a un po’ di tempo fa le chiamavano così anche a Taibon. Cara consigliere con delega al turismo, ben vengano le lodi a Radio Più sono sempre motivo di soddisfazione, ma sarebbe forse più concreto il complimento se la radio locale, guarda caso con sede a Taibon da 39 anni (vicino al Municipio), fosse anche informata di queste comunicazioni lasciate sotto al cielo. Non ricordo di aver mai visto nè un avviso, nè un’ordinanza comunale arrivare in sede radio, eppure l’indirizzo è noto se non altro per la riscossione dei tributi. In ogni caso non li ho mai notati questi avvisi da bacheca, forse nemmeno molti altri. Frequento quasi quotidianamente la Valle di San Lucano, dopo Vaia parte del percorso ciclabile era stato ripristinato con la realizzazione del nuovo tratto tra la centralina e il laghetto delle Peschiere, ma ora scopro che è la stessa amministrazione comunale che consiglia di non percorrerla e ne prendo atto, ma come dice Lei meglio non farlo sapere al mondo altrimenti si rovina l’immagine della valle, forse è per questo che si è limitata a pubblicare l’avviso su qualche bacheca e non sul sito istituzionale se proprio non si vuole servire della RADIO PIU? Non è Vaia che ha dato l’ennesimo colpo mortale a quel tracciato, ma i nubifragi degli ultimi quattro anni. In quanto ad articoli nefasti: mettono in evidenza come la Valle di San Lucano sia di continuo trascurata, da tempo si diceva ad esempio di proporre un minimo contributo a quanti frequentano la valle, usano le strutture della comunità, non essendoci bagni pubblici o sufficienti locali pubblici (come ad esempio l’abbandonata ex baita Peschiere) “scaricano” dietro ad un cespuglio e abbandonano i rifiuti, ma non mi sembra nulla sia stato fatto. Non punzecchio, riporto quello che vedo, come ad esempio un’area dove i camper parcheggiano regolarmente nonostante le continue critiche che giungono in radio anche per questo, ma non puo’ non averlo notato è proprio sotto il meraviglioso B&B della sua famiglia. Tra l’altro l’area camper “legalizzata” era stata presentata a tamburo battente a suo tempo, ma evidentemente non era il modo migliore per accogliere i turisti e per queste scelte o decisioni non serve certo l’esperto professionista. In ogni modo grazie per l’impegno che ha messo fino ad oggi per rendere più visibili i sentieri di Taibon e per i fiori che abbelliscono il paese. Apprezzabile il senso di responsabilità, lucidità e la competenza che la contraddistingue. (mm)
FOTO DI OGGI 10 08 2022, ORE 21.00
l’articolo definito nefasto
TAIBON, IL PAESE CHE NON AMA I CICLISTI
DILLO A RADIO PIU’…QUANDO SI STA TROPPO BENE