REDAZIONE Basta accendere la radio ed attendere il primo notiziario per capire che l’argomento principale oggi è l’obbligo del super green pass per i trasporti e poi l’ipotesi di renderlo obbligatorio al posto di lavoro. Per i delegati della Uiltec Luxottica di Agordo, in considerazione del rapido aumento dei contagi, le decisioni non sono utili, ma si rivelano controproducenti per tutti. “Si può affrontare efficacemente l’epidemia con azioni mirate, concrete e attentamente valutate, non certo limitandosi a obblighi e divieti come da triste consuetudine italiana – si legge nel comunicato vergato Uiltec- L’azienda in cui lavoriamo ha messo in campo sin dall’inizio della pandemia numerose iniziative per mettere in sicurezza i propri lavoratori con un costante monitoraggio. Il Governo ha poi introdotto la mascherina ffp2 sui trasporti pubblici, solo da pochi giorni nonostante ne fosse riconosciuta l’utilità da tempo. Invece sui tamponi, dopo l’invito esteso anche ai vaccinati a farsi i test in occasioni delle festività ha trovato le “soluzioni”: meno tamponi e minor durata della quarantena. Per contro è stato esteso l’obbligo di green pass agli utenti dei trasporti pubblici e si parla di imporlo nei luoghi di lavoro, escludendo chi ha il green pass base: in un periodo di contagi elevati, si interviene solo contro chi fa il tampone 48 ore. Questo nonostante sia riconosciuto che i vaccini hanno una rilevante efficacia nel ridurre le probabilità di ospedalizzazione e decesso ma assi meno come protezione dal contagio specialmente per la variante Omicron” In conclusione i delegati della Uiltec Uil Luxottica di Agordo ritengono che l’esclusione di coloro che hanno il green pass base dalla possibilità di utilizzo dei trasporti pubblici e (forse) dai luoghi di lavoro sia una decisione dalle pesanti ricadute sociali, sproporzionate rispetto all’effettiva utilità nel contenimento dell’epidemia.
***