INCENDIO IN AGORDINO. FIRMATO DA ZAIA LO STATO DI CRISI
Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha firmato poco fa lo stato di crisi in relazione all’esteso incendio che sta interessando la zona dell’Agordino, in provincia di Belluno. Oggi alle 17 in Comune a Taibon Agordino, si terrà un vertice di tutte le forze impegnate nelle operazioni di spegnimento, convocato dall’Assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin.
DALLA PREFETTURA
Alle 17 di oggi si terrà presso il Municipio di Taibon Agordino un incontro, convocato d’intesa tra il Prefetto e l’Assessore Regionale alla Protezione Civile, per fare il punto della situazione sul grave incendio boschivo che da ieri interessa la zona dell’agordino. Alla riunione parteciperanno tutte le componenti del sistema di protezione civile impegnate nello spegnimento dell’incendio oltre ai Sindaci dei Comuni interessati.
TECNICI ARPAV SUL POSTO
I tecnici ARPAV sono sul posto per monitorare l’evolversi della situazione. Sulla pagina web del sito dell’Agenzia dedicata ai dati in diretta delle polveri PM10, sono disponibili i valori registrati nelle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria della provincia di Belluno negli ultimi giorni. (…)
Incendio in Agordino
«Elettrodotto interrato l’unica soluzione sicura»
«Il drammatico incendio che da ieri sta mettendo in ginocchio l’Agordino deve far capire una cosa: l’unica soluzione sicura è l’interramento dell’elettrodotto. Non importa se la realizzazione è più costosa: vogliamo dare un prezzo ai disagi per i cittadini e per le aziende che si sono trovate senza energia elettrica, alla paura che si vive a Taibon e Cencenighe oggi, al pericolo che hanno corso gli escursionisti?»: il Sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, riporta al centro della discussione la sicurezza legata alla razionalizzazione dell’elettrodotto, dopo che nella giornata di ieri un albero, a causa del forte vento, è caduto sulla linea elettrica, dando il via al furioso incendio che ha distrutto la valle di San Lucano.
«Interrare in montagna non è un opzione, è l’unica via sicura: lo ribadiamo ora, ma lo avevamo già messo nero su bianco nelle nostre osservazioni al progetto di razionalizzazione presentato da Terna, sottolineando come fosse l’unico strumento per contrastare le situazioni di pericolo. – continua il sindaco – Le linee aree non possono continuare a esistere nel nostro territorio: neve, vento, o pioggia che causa frane, ogni condizione meteo rischia di creare gravi problemi per la sicurezza. Terna riveda le sue intenzioni e decida di interrare; le nostre comunità non possono vivere con questo incubo».
«Spero che quanto sta accadendo contribuisca anche a mobilitare la politica nazionale, dal Ministero dell’Ambiente ai parlamentari bellunesi che già al vertice in Municipio dello scorso aprile avevano garantito il loro sostegno alle richieste del Comune e dei comitati. – conclude Massaro – Infine, un ringraziamento a tutte le persone che da ieri sono impegnate con tutti i mezzi a disposizione nelle operazioni di spegnimento e di soccorso, dai Vigili del Fuoco al Soccorso Alpino, passando per le forze dell’ordine, la Regione Veneto, la Protezione Civile. Un grazie speciale alla squadra che ha permesso questa mattina di recuperare sani e salvi i due escursionisti rimasti bloccati dall’incendio per tutta la notte».
Continua intanto il monitoraggio sull’inquinamento atmosferico: a Belluno, nella giornata di mercoledì, le polveri sono salite impercettibilmente, arrivando a 10 microgrammi per metro cubo, mentre a Feltre si è passati da 23 a 38 microgrammi/mc, comunque sotto il limite giornaliero dei 50 microgrammi/mc. «Visti i dati, – commenta Massaro – per la nostra città per ora non è più necessario prendere le particolari precauzioni segnalateci invece nelle prime ore del rogo».