BELLUNO «Abbiamo scuole d’eccellenza, con proposte didattiche di altissimo livello e nicchie tematiche di rilievo ultraprovinciale. Per renderle davvero attrattive, però, servirebbe un’offerta convittuale così da ospitare gli studenti che arrivano da lontano. Un discorso che vale soprattutto per Cortina, dove l’alternativa al convitto non può essere l’affitto di un appartamento, visti i prezzi di mercato». È quanto afferma la vice presidente della Provincia di Belluno, delegata all’edilizia scolastica, che nei giorni scorsi ha concluso i sopralluoghi alle scuole superiori, con la visita agli istituti di Cortina e San Vito di Cadore. In particolare a Cortina la Provincia ha attivato alcuni cantieri nella struttura che ospita gli indirizzi di alberghiero e istituto d’arte: i lavori di prevenzione incendi (con l’eliminazione delle perline in legno, la realizzazione dei controsoffitti e l’installazione di una scala antincendio) e la riqualificazione dell’aula magna, per un investimento totale di circa 500mila euro. «All’istituto d’arte, nell’indirizzo art design, c’è un laboratorio di falegnameria in cui i ragazzi progettano e realizzano arredi per baite e case alpine, anche questo quindi è un aspetto formativo fortemente territoriale e con ricadute pratiche per la montagna bellunese. Proprio per questo abbiamo la necessità di spingere sulla creazione di convitti d’area, in modo da garantire non solo il diritto allo studio ai nostri ragazzi, permettendo loro di scegliere la scuola in base alle aspirazioni e non alla distanza da casa; ma anche per attrarre studenti da fuori provincia, interessati a sviluppare competenze attraverso percorsi di studio che le nostre scuole, pur piccole, possono offrire». Il sopralluogo si è concentrato anche nella sede del liceo classico di San Vito, dove sono previsti lavori al tetto e dove è stato chiesto di razionalizzare gli spazi (oggi infatti la scuola occupa una parte realizzata negli anni Novanta più alcune stanze nella parte “vecchia”, condivisa con le medie). Infine, la vice presidente ha concluso le visite alle scuole del capoluogo, con l’istituto Catullo. «Con questi sopralluoghi mi sono resa conto del patrimonio che abbiamo, ma anche delle richieste avanzate dai singoli istituti» conclude. «Ora con gli uffici stileremo le priorità e studieremo dove e come intervenire, in una visione a largo raggio che ci porti ad avere strutture accoglienti e funzionali alle esigenze della didattica».
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