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AGGIORNAMENTO ORE 14.00
PONTE NELLE ALPI Sono ancora presenti due squadre dei vigili del fuoco con altrettanti mezzi ed è in corso la bonifica. Solo nelle prossime ore sarà possibile avviare le indagini per capire quale possa essere stata la causa del rogo e fare una prima stima dei danni.
FOTO DALLA PAGINA FACEBOOK IL MURO DI BELLUNO
AGGIORNAMENTO ORE 900
PONTE NELLE ALPI Da poco prima delle 23:00, di giovedì 7 marzo, i vigili del fuoco stanno operando per un incendio generalizzato di un’azienda di lavorazione carni in Via Vena d’Oro: nessuna persona è rimasta ferita. I vigili del fuoco accorsi dalla centrale, da Feltre, Pieve di Cadore e con i volontari dell’Alpago e Longarone con tre autopompe, tre autobotti, un’autoscala e oltre 30 operatori, hanno iniziato le operazioni di spegnimento. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dal funzionario di guardia e dal comandante dei vigili del fuoco di Belluno Matteo Carretto. Le fiamme hanno interessato un capannone di oltre 2000 mq. Ancora in corso questa mattina le operazioni di spegnimento e bonifica che proseguiranno presumibilmente per tutta la giornata di oggi. Al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco le cause del rogo.
AGGIORNAMENTO MEZZANOTTE
PONTE NELLE ALPI La tranquilla serata di ieri è stata interrotta da un evento, intorno alle 23, un incendio ha divorato un capannone e un’ex fabbrica d’acqua minerale presso l’area che oggi ospita l’ingrosso carni Boito e una ditta di surgelati. Fortunatamente, al momento dell’incendio non erano presenti persone all’interno delle strutture, evitando così il rischio di feriti o vittime. Le fiamme hanno avvolto rapidamente il capannone e l’ex fabbrica, trasformando la notte in un inferno di fuoco e fumo. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco, che hanno lavorato instancabilmente per circoscrivere l’incendio e impedirne la propagazione ad altre strutture circostanti. Le cause dell’incendio non sono ancora state determinate e sono oggetto di indagine da parte delle autorità competenti. Tuttavia, la rapida diffusione delle fiamme ha suscitato preoccupazione tra i residenti e gli operatori delle attività circostanti. L’ex fabbrica d’acqua minerale “La Vena d’Oro” rappresentava un punto di riferimento nella zona prima di essere riconvertita per ospitare altre attività commerciali. L’incendio ha causato ingenti danni materiali.
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