BELLUNO Presentati i dati relativi agli interventi e all’attività del Soccorso alpino e speleologico Veneto: 15 % di persone in più recuperate, aumento del 13 % degli eventi. Continuano ad aumentare negli anni gli interventi di persone infortunate o in difficoltà sulle montagne del Veneto, 1.183 nel 2022 gli interventi, 1.333 le persone soccorse A fare il punto il presidente del Soccorso alpino e speleologico Veneto Rodolfo Selenati, il delegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Alex Barattin, il vicedelegato del Soccorso alpino Prealpi Venete Luca Nardi. Da segnalare l’elevato numero di persone illese recuperate, 569, la maggior parte a causa di imperizia, scarsa forma fisica, inadeguata attrezzatura e preparazione. Caduta e scivolamento sono sempre all’origine degli incidenti, mentre l’escursionismo è la disciplina maggiormente rappresentata. In aumento le emergenze sulle ferrate, i recuperi di vele e ciclisti su bici a pedalata assistita. Purtroppo la percentuale di persone assicurate è sempre bassissima, circa uno 0.6 %. Un pensiero alle vittime della Marmolada, e all’istruttore regionale e guida alpina Paolo Dani, e un ringraziamento a tutti i volontari delle 28 stazioni e alle loro famiglie, senza dimenticare i datori di lavoro che permettono di intervenire in caso di bisogno. Sono state sottolineate le fondamentali collaborazioni con la Regione Veneto, assessorato alla sanità e Protezione civile, con i Suem provinciali, con il Soccorso alpino della Guardia di finanza, con Dolomiti Emergency e Arpav. Era presente il direttore del Suem di Belluno Giulio Trillò e in collegamento: il direttore del Suem di Padova Andrea Spagna e il direttore del Creu Paolo Rosi.
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