Attività’ della Polizia di Stato nella provincia di Belluno dal 1 ° aprile 2018 al 20 marzo 2019
foto Luca Zanfron
Dall’aprile dell’anno scorso a oggi al numero “113” sono pervenute 15394 chiamate di soccorso.
La sezione volanti della Questura e il Commissariato di Cortina hanno effettuato 1.699 interventi, identificando 18.105 persone e controllando 21.599 veicoli. Con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Padova sono stati effettuati 152 servizi straordinari di controllo del territorio. Sebbene Belluno possa tuttora definirsi una delle province più sicure d’Italia e il trend in discesa del totale dei delitti commessi in provincia, passati da 4.572 a 4.531, confermi questo dato, si registra invece, in controtendenza, un incremento delle denunce di furto, salite da 1250 a 1404 e in particolare un aumento dei furti in abitazione, che sono saliti da 297 a 342. L’attività di polizia giudiziaria e di forte contrasto portata avanti in collaborazione da tutte le Forze di Polizia ha però permesso di ottenere importanti risultati sul fronte repressivo. La sola Polizia di Stato ha individuato e denunciato per furto in abitazione all’Autorità Giudiziaria 58 persone contro le 16 dell’anno precedente. Gli autori di questi crimini sono, nella maggior parte dei casi, bande di delinquenti che provengono dalle province limitrofe.
Il 23 novembre 2018, a seguito di un’articolata attività investigativa e in cooperazione con militari dell’Arma dei Carabinieri, ha tratto in arresto nella flagranza della commissione di plurimi furti aggravati in abitazione: L. T., nato l’8.10.1988 in Albania, pluripregiudicato per reati specifici, con permesso di soggiorno di lungo periodo; S. E., nato il 14.12.1976 in Albania, senza fissa dimora, in possesso di passaporto albanese, pluripregiudicato; A.M., nato il 22.9.1987 in Albania, senza fissa dimora, in possesso di passaporto albanese, pregiudicato. I tre malviventi sono stati bloccati a bordo di un’autovettura (sottoposta a sequestro) e trovati in possesso di varia refurtiva (orologi, somme di denaro, monili in oro, playstation, profumi), provento di almeno cinque furti appena commessi a Sedico (BL) e Santa Giustina (BL). Gli arrestati sono stati trovati in possesso di strumenti di effrazione, guanti, torce elettriche e due utenze cellulari dedicate. Successivamente, a seguito di una perquisizione domiciliare presso la villa di residenza di L.T., sita a Castagnole di Paese (TV), è stata rinvenuta una notevole quantità di monili in oro, numerosi orologi, occhiali di marca e altro materiale proveniente da furti in abitazione. Nel corso della perquisizione è stato altresì scoperto un mini-laboratorio artigianale per la separazione del metallo prezioso dalle pietre e per la pesatura di oro e argento (bilance elettroniche). Agli arrestati sono stati contestati oltre 50 episodi delittuosi, commessi prevalentemente in provincia di Belluno e Treviso.
Importanti risultati sono stati ottenuti anche nel contrasto ai reati legati al traffico di sostanze stupefacenti, facendo salire da 14 a 31 i denunciati per tali crimini. Squadra mobile, Commissariato di Cortina e U.P.G.S.P., hanno conseguito risultati di rilievo, indicati di seguito:
Il 31 marzo personale della Squadra Mobile, a riscontro di attività tecnica, in località Cadola (BL), all’uscita dell’autostrada A27, ha proceduto con il supporto di una pattuglia delle volanti, al controllo dell’autovettura BMW mod.320 D, guidata da V. D., nato il 3.61974 a Forlì, operaio, con precedenti specifici, con a bordo la compagna D. M., nata a Giugliano in Campania l’ 1.2.1957. A seguito di perquisizione d’iniziativa sul posto, all’interno del baule posteriore dell’autovettura venivano sequestrati, nascosti tra le derrate alimentari, due sacchetti del peso di 213 grammi di marijuana essiccata. Venivano inoltre rinvenuti, occultati nella tasca del gilet di V.D., 6 involucri di cocaina ancora in sasso (del peso di 26,4 grammi, già confezionati per la cessione) e un involucro di eroina (del tipo “sugar brown”, del peso di 3,1 grammi). In sede di perquisizione domiciliare dell’abitazione dell’arrestato, venivano sequestrati un ramo con infiorescenze di marijuana lungo 80 cm, un vaso in vetro con all’interno un sacchetto contenente 35,2 grammi di marijuana e 11,8 grammi di marijuana già sbriciolata, un flaconcino di metadone con etichetta rimossa (nonché altri 9 dello stesso tipo, risultati vuoti).
Il 18 aprile, a conclusione di una mirata indagine avviata nel dicembre 2017 con l’ausilio di attività tecniche nei confronti di alcuni cittadini italiani dediti allo spaccio di hashish, cocaina e marijuana nella zona del Cadore (in particolare San Vito di Cadore e Cortina D’Ampezzo), la Squadra Mobile, congiuntamente al Commissariato di Cortina D’Ampezzo e con l’ausilio dell’unità cinofila di Padova, ha eseguito alcuni decreti di perquisizione delegata nei confronti di: D. L. F., nato a Pieve di Cadore (BL) il 10.1.1994; M. M., nato a Roma il 11.7.1087; P. A., nato a Cagliari il 9.1.1989; K. M., nato in Ucraina il 27.08.1996; S. D., nato in Russia il 20.03.1994; All’esito delle perquisizioni, a riscontro delle risultanze investigative, a carico del D. L., deferito in stato di libertà, sono state sequestrate alcune dosi di eroina (1,3 grammi) ed alcune barrette per complessivi 89 grammi di hashish, nascoste nel lampadario e sopra una mensola del salotto. A carico del K.M., indagato anch’egli ai sensi dell’art. 73 d.p.r. 309/90, sono stati sequestrati 47 grammi di hashish. E’ stato altresì sottoposto a perquisizione il ristorante “Il Vizietto”, in Via Nazionale 51, ove il D. L. ed il M.M. prestavano attività lavorativa.
Nel pomeriggio del 10 aprile 2018, personale dell’U.P.G.S.P., durante un controllo di polizia finalizzato alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, fermava alla guida della sua autovettura e traeva in arresto un medico di Belluno, in quanto, a seguito di perquisizione del veicolo, rinveniva circa 140 grammi di marijuana, 4 coltelli di varie dimensioni e una pistola automatica mod.92 a salve.
Nella notte del 16 ottobre 2018, nell’ambito di specifici servizi di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in provincia, personale della Squadra Mobile, a seguito di un lungo servizio di appostamento iniziato nel primo pomeriggio, traeva in arresto T. L., nato a Lamon (BL) il 25.5.1982, pregiudicato, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Il predetto, intercettato dagli operatori alla guida della propria autovettura, mentre percorreva a forte velocità la Strada Provinciale 1 bis, nel comune di Lentiai (BL), al momento del controllo si dava a precipitosa fuga e dopo un inseguimento veniva bloccato, unitamente a P. P., nato a Belluno l’8.11.1997. Il T. L. nel corso della perquisizione d’iniziativa veniva trovato nella disponibilità di complessivi 99,2 grammi di marijuana e 1,1 grammi di eroina (di cui un involucro di 97 grammi di marijuana era stato nel corso della fuga gettato per strada fuori dall’autovettura), droga detenuta in concorso con P. P., incensurato, il quale veniva invece deferito in stato di libertà per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Il 31 ottobre 2018 personale della Squadra Mobile, dopo aver raccolto numerosi elementi di prova nel corso di attività investigativa, nell’ambito di una illecita attività di spaccio di sostanze stupefacenti, deferiva alla locale A.G.: M. L. nato l’11.3.1980 a Motta di Livenza (TV); ritenuto responsabile dei delitti p. e p. dagli artt. 81 c.p. e 73 comma 1 del D.P.R. 309/90, poiché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, da aprile a settembre 2018 in Belluno ed Alpago, vendeva cocaina. D. L. R. A.T. J., nato a San Pedro De Macoris (Repubblica Dominicana) il 4.12.1989; ritenuto responsabile dei delitti p. e p. dagli artt. 81 c.p. e 73 comma 1 del D.P.R. 309/90, poiché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in Belluno e Conegliano dall’estate ad ottobre 2018, vendeva cocaina. Q. D., nato a Lushnje (Albania) il 12.9.1978; ritenuto responsabile del delitto p. e p. dall’art. 73 comma 1 del D.P.R. 309/90, poiché, nel mese di agosto del 2018, in Belluno, vendeva 12/13 grammi di cocaina, al prezzo di 1.050,00 Euro.
Il 29 marzo, nel corso di un mirato servizio di polizia giudiziaria, personale della Squadra Mobile traeva in arresto: C.D.M. E., nato a Pieve di Cadore il 31.1.1998, poiché all’esito della perquisizione del suo domicilio, avvenuta con l’ausilio dell’unità cinofila di Padova, venivano sequestrati 104 grammi di cocaina (nascosti in un cesto per la biancheria in camera da letto), 1,36 grammi di cocaina ancora in sasso (celati in un comodino), tre bilancini, un taccuino con la contabilità relativa allo spaccio e la somma di 800 euro provento di attività illecita. Nel corso della perquisizione venivano poi rinvenuti all’interno di una lavatrice 8 panetti di droga per oltre 8 etti di hashish, macchinari e materiale vario per il confezionamento dello stupefacente.
Risultano in aumento anche le truffe informatiche, passate da 772 a 900. Si tratta però di reati attuati in rete e quindi sganciati da uno specifico legame con il territorio, ma che comunque rappresentano per la Polizia di Stato una delle sfide del futuro.Sebbene la provincia sia aliena da forme di criminalità di tipo violento, si segnala:
Intervento della squadra volante che ha portato all’arresto per tentato omicidio di P. A. Alle ore 12.30 del 19 aprile 2018 veniva aggredito un consigliere comunale di Belluno, nei pressi di un bar sito in una zona residenziale della città. La vittima, mentre si trovava all’interno dell’abitacolo della sua auto in sosta nelle immediate vicinanze del bar, veniva colpito ripetutamente al volto a mani nude; l’aggressore tentava poi di colpirlo al collo con un coltello da lavoro di circa 10 cm, portato da casa. L’aggredito, tentando di difendersi, riportava ferite all’avambraccio, veniva trasportato al locale Pronto Soccorso in “codice giallo” e giudicato guaribile in trenta giorni. L’aggressore si accaniva anche sul veicolo del consigliere, colpendolo con calci e lacerandone la capote in tela con la lama del coltello. P.A. minacciava con l’arma anche gli operatori intervenuti sul posto. Dopo una trattativa durata alcuni minuti l’aggressore si arrendeva, consegnando ai poliziotti il coltello. Per i fatti commessi P.A. veniva tratto in arresto per tentato omicidio, porto d’armi illegale, danneggiamento aggravato e minacce a pubblico ufficiale. In funzione preventiva, l’Ufficio di Gabinetto ha coordinato 78 servizi di ordine e sicurezza pubblica, al fine di assicurare il sereno svolgimento di altrettante manifestazioni. Un notevole impegno di risorse umane è stato, altresì, richiesto in occasione dei ritiri estivi delle squadre di calcio militanti nel Campionato Nazionale di serie “A” Lazio e S.P.A.L.
Il 28 luglio, alle ore 17.00, presso il campo sportivo di Auronzo di Cadore, alla presenza di circa duemilatrecento spettatori, si è svolto l’incontro di calcio amichevole tra le formazioni della SS Lazio e della Spal. Alle ore 16.00 circa, all’esterno del bar “All’Hosteria”, sito nel medesimo comune, circa quaranta ultras delle due squadre si affrontavano dando luogo a uno scontro nel corso del quale sono stati utilizzati posaceneri, bastoni e fumogeni. A seguito della rissa restavano gravemente danneggiati una moto e alcuni arredi dell’esercizio commerciale, per un danno quantificato in circa 2000 euro. Al termine della partita, durante il deflusso degli spettatori tre ultras laziali aggredivano dei tifosi spallini all’esterno del bar “Ottavo Nano”. Nell’occasione uno degli autori spintonava un carabiniere intervenuto per bloccarlo, facendolo cadere e provocandogli una lesione al ginocchio.
Il 22 agosto successivo, le indagini svolte dalla Digos, in collaborazione con i colleghi di Roma e Ferrara consentivano l’individuazione e il conseguente deferimento all’A.G. di 23 tifosi spallini e 7 laziali per gli scontri all’esterno del bar “All’Hosteria”, oltre al deferimento per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale di due tifosi della Lazio, tra cui il capo degli “Irriducibili”. L’attività svolta ha consentito inoltre l’emissione di n. 32 provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono competizioni sportive da parte del Questore di Belluno.
Il modello Polizia di Prossimità è stato attuato attraverso diverse iniziative, tra le quali continua a raccogliere grande consenso nella popolazione la figura del “Poliziotto di Quartiere”, il cui compito principale è stato quello di consolidare il rapporto tra cittadini e istituzioni, riducendo la percezione di insicurezza nella comunità. Continua a ricevere l’apprezzamento dell’utenza la pagina Facebook della Questura, perché la comunicazione esterna, in particolare quella rivolta alla gente comune, rappresenta per la Polizia di Belluno un momento di straordinaria importanza, non solo per consolidare la percezione della qualità del servizio e per ascoltare e verificare gli standard di soddisfazione dell’utenza, ma anche e soprattutto per cementare e rafforzare quel senso di partecipazione e di collaborazione da considerare ormai aspetto ineludibile dell’odierno concetto di sicurezza, sempre più esteso alle svariate esigenze della collettività.
Nella stessa direzione sono andati gli incontri nelle scuole, che hanno visto personale della Polizia Stradale, della Polizia Postale, della Polizia Ferroviaria e della Questura parlare ai ragazzi in modo concreto dei problemi che più da vicino li toccano: l’uso delle droghe e l’abuso di bevande alcoliche, il fenomeno del bullismo, la sicurezza stradale, ferroviaria e il corretto uso di internet. L’attenzione non è stata rivolta solo al mondo giovanile, ma anche alle fasce più deboli e indifese della popolazione, come gli anziani, ai quali è stato spiegato come difendersi dalle truffe, nonché alle donne e ai minori vittime di violenza.
Di seguito si riportano i risultati dell’attività degli altri uffici e delle Specialità:
POLIZIA ANTICRIMINE Avvisi Orali 19 Fogli di via obbligatori 42 DASPO 32 Ammonimenti 9 Denunce per maltrattamenti in famiglia e stalking 27 POLIZIA AMMINISTRATIVA E DELL’IMMIGRAZIONE DELLA QUESTURA E DEL COMMISSARIATO DI P.S. DI CORTINA D’AMPEZZO Attività Polizia Amministrativa:
passaporti rilasciati 6184 rilasci licenze armi 874 esercizi pubblici controllati 62 Attività Polizia dell’Immigrazione: permessi e carte di soggiorno rilasciati 4645 cittadinanze 707 espulsioni (ordine del questore, su prec. espulsione, con intim.) 19 accompagnamenti alla frontiera 4 accompagnamenti presso centri permanenza temporanea 7 POLIZIA STRADALE La Polizia Stradale di Belluno (Sezione capoluogo e Distaccamenti di Valle di Cadore e Feltre) ha garantito 1962 pattuglie di vigilanza stradale, rilevando complessivamente 206 incidenti, di cui 2 con conseguenze mortali. Sono state contestate complessivamente 3074 infrazioni al Codice della Strada, tra le quali: 187 per guida in stato di ebbrezza;
183 patenti ritirate. POLIZIA FERROVIARIA La Polizia Ferroviaria opera in via prioritaria per la tutela dell’esercizio ferroviario e per la sicurezza del relativo trasporto. Ha effettuato 647 servizi vigilanza agli scali ferroviari, 57 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie e 82 scorte a treni. POLIZIA POSTALE L’attività della Sezione Polizia Postale nel settore informatico è stata indirizzata principalmente a contrastare i reati inerenti all’e-commerce, l’hacking e la pedopornografia, con impiego di uomini e risorse nelle indagini di lotta ai fenomeni legati alle truffe on-line, agli accessi abusivi a sistemi informatici, anche con analisi di materiale informatico sequestrato. Sono stati effettuati 962 controlli agli uffici postali, 93 indagini atte all’individuazione di truffe su siti web, 5 perquisizioni domiciliari per pedopornografia e 49 denunce per utilizzo indebito di carte di credito/bancomat.