BELLUNO “Bocia, siamo in tanti oggi a ricordarti. Siamo tutti qui: familiari, parenti, amici, colleghi, clienti e chi, anche se solamente per un istante, ha avuto la fortuna di conoscerti. Si, perché la tua presenza era forte e sinceramente vera”. Inizia così il ricordo degli amici di Tonino Zampieri, scomparso un anno fa in un incidente in montagna. Oggi alle 18.30 sarà celebrata una messa da don Ottone nella chiesa di Levego-Sagrogna. «Un anno senza te, 31 milioni e 536 mila secondi. Solamente numeri, si, ma racchiudono e rappresentano il tempo che avresti dedicato a ognuno di noi. Tonino, che ci manchi ogni singolo secondo. Grazie Tonino, maestro di condivisione, per quello che in terra sei stato, hai fatto e ti sei donato».
UN ANNO FA ALLA RADIO
REDAZIONE Anche tu, un altro che se ne va e lascia un vuoto immenso, Tonino il fotografo dell’Alleghe Hockey, quello dei grandi tempi. Da un po’ in realtà il ragazzo era lontano dal ghiaccio ma ogni volta che ti capitava d’incontrarlo l’argomento principe era l’hockey, di allora. Hai seguito il Presidente Nilo Riva, a quasi dieci anni di distanza lo stesso destino, l’amore per la natura, la voglia di stare nel verde, la morte improvvisa e imprevedibile. Caro Tonino, che sia una viaggio sereno tra i tuoi giochi, da quelle inseparabili macchine fotografiche all’amore per la tradizione, la storia, ti ricorderemo ogni volta che vedremo un vecchio sci, una vecchia tuta degli anni Settanta e molto altro che abbiamo saputo riconoscere a apprezzare nelle tue passioni. Ciao Tonino…mm
Tonino Zampieri, 65 anni, di Belluno, amministratore di condominio, apprezzato fotografo ideatore del progetto Tiellephoto assieme all’amico Luca Mares e grande appassionato di montagna.
BELLUNO L’incidente ieri pomeriggio lungo il sentiero tra Ponte Mariano e Case Bortot. Era in compagnia della moglie in passeggiata con il cane, la donna ha assistito alla caduta del marito, Tonino Zampieri., 65 anni, di Belluno, forse inciampato o a causa di un malore, dal bordo del sentiero in uno dei tratti esposti, una caduta mortale senza possibilità di arresto. Poiché ieri sera è stato valutato pericoloso il recupero in salita, dato che dall’alto continuavano a cadere sassi convogliati nell’imbuto del canale, la salma è stata imbarellata e spostata a lato in un piccolo pianoro, dove è stata assicurata a un albero. Due soccorritori sono rimasti a vegliare il corpo tutta la notte. Stamane alle prime luci il recupero della salma trasportata al cimitero di Bolzano Bellunese.