PADOVA URIPA, Unione Regionale Istituzione e iniziative pubbliche e private di assistenza agli anziani, con il Presidente Roberto Volpe, ha inviato una lettera l capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, e per conscenza al Presidente del Consiglio dei Ministri e Minstri interessati, per portarlo a conscenza della grave situazione in cui versano le casa alcune strutture residenziali per persone anziane non autosufficienti della nostra Regione.
LA LETTERA
In relazione alle notizie che oggi sono state rese pubbliche in merito alla straordinaria risposta – parlano le agenzie ed autorevoli rappresentanti del governo di 7.000 adesioni – che ha avuto il bando promosso dalla Protezione Civile Nazionale e volto ad arruolare temporaneamente e tempestivamente 300 medici volontari, ci rivolgiamo alla Sua e Vostra certa attenzione e non meno sensibilità, per pregarvi di considerare la drammatica emergenza che stanno vivendo già oggi alcune strutture residenziali per persone anziane non autosufficienti della nostra Regione – al pari di altre Regioni – e conseguentemente del personale che ivi svolge il proprio servizio. Come tutti responsabilmente sappiamo, il prezzo più alto di questa immane tragedia che stiamo vivendo, lo stanno pagando gli ospiti delle strutture per anziani non autosufficienti dove il virus sta colpendo con una forza inimmaginabile decimando quotidianamente decine dei nostri ospiti e quanto peggio limitando fin oltre il 70% la forza lavoro che ivi opera. In questa situazione che vorremmo fosse colta come un grido di dolore, sono certo che comprenderete cosa stia avvenendo all’interno delle “nostre mura” dove centinaia di anziani – già in grave condizione di non autosufficienza – vedono una disponibilità di assistenza con organici che via via vengono decimati dalle quarantene imposte dalle autorità sanitarie e dove in alcuni casi, vi è adirittura l’impossibilità di garantire i servizi minimi e vitali. Comprenderete sicuramente che già oggi in alcune realtà siamo allo stremo delle forze e tra pochi giorni anzi poche ore, collasserà anche quel poco personale che stoicamente sta ad oggi lavorando. Situazione quella degli organici, destinata ad aggravarsi anche per gli effetti delle disposizioni contenute nel decreto nel Decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020 Salva Italia di cui abbiamo inviato una apposita nota e che qui alleghiamo solo per trasparente informazione, ma che non vuole esere certo l’oggetto della presente. In conclusione l’appello che vi preghiamo di prendere in urgente considerazione è quello, da un lato di disporre da subito la modifica del decreto Salva Italia equiparando i nostri enti per altro accreditati con i SSR (siano essi pubblici o appartenenti al terzo settore) al pari delle strutture sanitarie ma soprattutto di mettere urgentemente nella disponibilità delle nostre strutture residenziali per anziani non autosufficenti e disabili che sono e saranno in difficoltà, personale sanitario – sia medici ma sopratutto infermieri e oss. e non meno volontari – che abbiano offerto o che offriranno la loro ammirevole responsabilità vivile e disponibilità di cui la Protezione Civile da Lei diretta è il “contenitore” più autorevole e sensibile. Diversamente la drammatica conseguenza è che vedremo la lenta e inesorabile cancellazione della stragrande maggioranza della generazione dei nostri nonni e dei nostri padri che oggi sono ospiti delle strutture a loro dedicate. Ringrazio Lei dott. Borrelli per il suo certo aiuto e resta in noi l’auspicio che ciascuno dei soggetti in indirizzo possa contribuire nella direzione auspicata. Con il migliore augurio che questo momento passi in fretta credo personalmente che la parte migliore del popolo italiano sarebbe pronta a cogliere questo grido di aiuto. Con rinnovata stima, il Presidente Roberto Volpe