di Renato Bona
Una autentica strenna, alla vigilia della beatificazione di Albino Luciani l’iniziativa di Dario De Bastiani editore di Vittorio Veneto che, a distanza di trent’anni dalla prima, ha dato alle stampe con la trevigiana Grafiche De Bastiani di Godega di Sant’Urbano la seconda edizione del libro “Un mese di Maggio con Papa Luciani”, opera di Basilio Sartori. Questi in premessa spiegava: “Queste pagine, tolte dagli scritti e discorsi di Papa Luciani quand’era vescovo di Vittorio Veneto e patriarca di Venezia, hanno l’unico scopo di portare il popolo cristiano lungo il mese di maggio, che tradizionalmente è legato alla pratica del ‘Fioretto’, ad onorare – come diceva lui – la Madonna specialmente imitandone le sue virtù e percorrendo gli scalini dell’umile teologia dei poveri: pentirci dei nostri peccati, confessarcene, farne penitenza, resistere alle nuove insorgenti tentazioni, condurre una vita sana”. Monsignor Sartori (nato a Vittorio Veneto nel 1915, ordinato sacerdote nel 1938, già canonico titolare del Capitolo e penitenziere della Cattedrale nonché archivista del Seminario vescovile vittoriese, mancato nel dicembre 2007, fu vicino ad Albino Luciani negli anni in cui resse la cattedrale episcopale della Diocesi di Vittorio Veneto, dal 1958 al 1969) sottolineava quindi che “Papa Luciani ebbe un delicato amore e una spiccata devozione per la Madre di Dio. Lo confessò lui stesso: ‘Ho imparato ad amare la Vergine Maria prima ancora di conoscerla… le sere al focolare, sulle ginocchia materne’”. Citava quindi il discorso programmatico del 3 settembre 1978 in cui il “Papa bellunese del sorriso” (modestamente la definizione, poi ripresa da altri giornalisti e fatta propria da moltissimi, è di chi stende queste note, Renato Bona) “volle a Lei consacrare il ministero apostolico appena intrapreso dicendo ai presenti: “Circondati dal vostro amore e sostenuti dalla vostra preghiera, iniziamo il nostro servizio apostolico invocando, come splendida stella del nostro cammino, la Madre di Dio!… La Vergine che ha guidato con delicata tenerezza la nostra vita di fanciullo, di seminarista, di sacerdote e di vescovo, continui ad C’è quindi, giorno per giorno, una riflessione-proposta per quanti si rivolgono alla Madonna “perché tra le braccia sue sanno di trovare Cristo Salvatore”: 1 Il mese di maggio, 2 Il culto di Maria, 3 il Rosario, 4 ancora il Rosario, 5 I principi della vita cristiana nei misteri del Rosario, 6 Maria nella storia della salvezza, 7 La Madonna nel mistero di Cristo, 8 La Madonna nel mistero della Chiesa, 9 Maria: Madonna del Popolo, 10 La preparazione spirituale di Maria alla sua missione di Madre di Dio; 11 La divina maternità di Maria; 12 Il privilegio dell’Immacolata Concezione; 13 La verginità di Maria; 14 Maria Assunta in cielo, 15 Gli insegnamenti dell’Assunta, 16 Maria Ausiliatrice, 17 La Madonna del Carmine, 18 Maria e i doni dello Spirito Santo, 20 La “Parona benedeta”, 21 I santuari mariani, 22 Da Motta di Livenza: com’è raffigurata la Madonna, 23 Da Lourdes: un messaggio di penitenza, 24 ancora Da Lourdes: un messaggio di preghiera, 25 Da Follina: una lezione di obbedienza, 26 ancora Da Follina: una lezione di fede, 27 Dalla ‘Madonna Granda’ di Treviso: “essere santi”, 28 Dal Brasile: credere a Dio che ci ha parlato, 29 Il messaggio di Fatina, 30 La devozione popolare a Maria, 31 Chiusura del mese di maggio: la perseveranza. Da ultimo il richiamo a “come si recita il Rosario”. Concludiamo traendo ancora dal prezioso lavoro di mons. Sartori, il ricordo di Albino Luciani che quando era vescovo di Vittorio Veneto è intervenuto più volte con inviti a celebrare degnamente il mese di maggio. Ed il 1. maggio 1965 scrisse una lettera alla diocesi affermando fra l’altro: “… più fervido e più affettuoso salga a Maria l’omaggio della preghiera e della venerazione dei cristiani che si rivolgono a Lei perché tra le braccia sue sanno di trovare Cristo Salvatore” ed invitò tutti alla preghiera del Rosario perché: “Ha conosciuto anche Lei le pene e le tribolazioni di quaggiù, la fatica del quotidiano lavoro, i disagi e le strettezze della povertà, i dolori del Calvario. Ci ascolterà, ci aiuterà”.
NELLE FOTO (riproduzioni da “Un mese di Maggio con Papa Luciani”): la copertina del libro; l’autore, lo scomparso mons. Basilio Sartori; il “Papa bellunese del sorriso” nella retrocopertina; corona del Rosario; il saluto del Pontefice dal balcone di piazza San Pietro; Madonna del Rosario del 1657 di Luca Giordano nella chiesa napoletana di San Potito; Vergine del Rosario del veneziano Lorenzo Lotto commissionata dai domenicani di Cingoli in provincia di Macerata; pregevole tavola con la “Madonna dell’Umiltà” nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Trieste; Immacolata Concezione di Giambattista Tiepolo, 1768, Museo del Prado; l’ “Annunciazione” di Andrea Previtali nella chiesa di Meschio a Vittorio Veneto; il patriarca Luciani nella piazzetta di fronte alla basilica di San Marco; Luciani a Lourdes pronuncia l’omelia; ancora Lourdes col Patriarca che distribuisce la comunione; fotografia ufficiale di Giovanni Paolo I, secondo pontefice bellunese della storia dopo Gregorio XVI.