di Renato Bona
Nel nostro “viaggio” attraverso “Le meridiane bellunesi” (che è il titolo del libro dell’esperto Gabriele Vanin, che Grafiche Antiga di Cornuda ha finito di stampare nel 1991 per la Comunità montana Feltrina ed il Centro per la documentazione della cultura popolare) facciamo tappa ad Auronzo, Domegge, Lorenzago e Lozzo di Cadore) per proporre dati essenziali ed una serie di immagini che, salvo diversa indicazione, sono da considerarsi dell’autore della pubblicazione che, edita dalla feltrina Libreria Pilotto Editrice, è frutto di un lavoro intrapreso nel 1984. Dobbiamo innanzi tutto ricordare che nel capitolo “Storia locale dei quadranti solari” Vanin scrive fra l’altro che “Vi sono in provincia almeno altri due riferimenti (dopo quello che richiama il ritrovamento, nel 1978, durante lavori di ristrutturazione di Palazzo Bilesimo in via Cornarotta a Feltre di quattro piccoli quadranti solari emisferici, concavi, 9 centimetri di diametro – ndr.) alla presenza di meridiane in epoca romana: nel 1986 venne infatti ritrovata a Valle di Cadore una lapide databile al primo secolo d.C. (ora nel Museo della Magnifica Comunità Cadorina a Pieve di Cadore) che riporta un’iscrizione nella quale si parla di una ‘schola’ e di un ‘solarium’ donati da L. Saufeio e, purtroppo, dello strumento non si è trovata traccia; l’altro riferimento è in una lapide (ora nel municipio di Castellavazzo) la cui iscrizione ricorda la donazione ai Pagani Laebactes, in onore di Nerone, di un orologio con sedili da parte della famiglia romana dei Petici. Vanin annota: “E’ stata fatta l’ipotesi che il solarium di Valle possa essere simile all’‘horologium’ di Castellavazzo e i sedili di questo corrispondere alla ‘schola’ di quello. Il riferimento a Nerone colloca anche l’età di questo reperto al primo secolo d. C.”. AURONZO. Casa privata in via Aiarnola 43, 1827 (data riportata sul quadrante assieme al nome dell’autore: Tommaso Bombassei Vittor) verticale rettangolare 170×120 con le scritte: “L.D.S. (1827 89 giugno) Tommaso Bombassei Vittor – IBV 20.9.1898. Giovanni 2 agosto 1938 XVI E. Fascista”; si tratta secondo Vanin, con ogni probabilità, delle date e degli autori dello strumento e dei ripassi; in discrete condizioni; Casa privata del 1769 in via Cella 40, probabilmente del XVIII secolo: coppie di verticali rettangolari 250×170; quello di sinistra è a ore italiche quello a destra a ore francesi (o tedesche come dice l’iscrizione). A sinistra un motto solo in parte decifrabile a differenza dell’altro. Hotel L Sole di via Ligonto 61, 1988, autore Leonardo Manaigo, verticale semicircolare 170×70, in ottime condizioni; Casa privata nella località Foletto, 1987, autore ancora Manaigo, verticale circolare 150 centimetri, privo di stilo, reca il motto: “Nil difficile volenti”, in ottime condizioni; Casa privata in via Antonio Berti 5, 1988, Manaigo, verticale semicircolazione 125×78, pure in ottimo stato; Casa privata in via Tarin 37, 1987, dello stesso autore, verticale circolare circa 100 centimetri, in ottime condizioni; Casa privata in Borgo Rio Muri 2, recente, verticale quadrato 40 centimetri; si tratta di uno strumento acquistato e montato in sito, orientato in meridiano, in ottime condizioni; infine: Casa privata a Somprade 7, verticale semicircolare 105×58, linee orarie francesi, in discrete condizioni. DOMEGGE. Casa privata in via Garibaldi, 1874, autori: Antonio e Giovanni Valmassoi, nonno e prozio del proprietario della casa; verticale rettangolare 180×40; reca due motti parzialmente illeggibili, uno in italiano e l’altro in latino; in discrete condizioni. LIORENZAGO. Casa privata in via Roma 292, 1926, verticale rettangolare 200×130; reca il motto: “Dona a noi l’ora del giorno”: in buone condizioni; Casa privata in via Gartaros 328 (come l’altro in zona chiamata un tempo “contrada delle meridiane” dato che quasi tutte le case ne avevano una): verticale rettangolare 165×150; è in pessime condizioni; Casa privata del 1810 nella via Pecol 209: verticale rettangolare 155×130, in pessime condizioni. LOZZO. Casa privata sulla statale, a destra, prima del paese: verticale quadrato 210 centimetri, in cattive condizioni; Villa del 1875 in via Da Rin, XIX secolo, verticale rettangolare 205×150, in buone condizioni; Casa privata nella stessa via e identico periodo, verticale rettangolare 190×110, in cattive condizioni.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Gabriele Vanin “Le meridiane bellunesi): casa di Auronzo, probabilmente del XVIII secolo, meridiana ad “ore italiche”; altro edificio auronzano, con ogni probabilità anche questo del XVII secolo, “ore francesi”; ancora Auronzo, anno1827; una casa del 1874 a Domegge; così sulla casa nella località Somprade; anno 1926: casa di Lorenzago; villa di Lozzo di Cadore del diciannovesimo secolo.