BELLUNO C’era una volta il Trentino Alto Adige con la fiction “Un passo dal cielo”, oltre confine muso duro e proteste anche dei politici di turno per una non corretta par condicio promozional-pubblicitaria su una rete di Stato (Rai1). Tra l’invidia e la rabbia è montata la protesta e il caso ha voluto che oggi la fiction venga “girata” in provincia di Belluno. Umanamente la reazione trentina è comprensibile, prima hanno infilato le mani nella marmellata, poi qualcuno ha chiuso il vaso. Forse per questo è scattata quella famosa rabbia di cui accennavo prima e quindi da parte trentina è scappata anche la parola “scippo”. Vivaio Dolomiti lo ha notato, segnalato il post e commentato “Il Trentino Alto Adige cerca in tutti i modi di mantenere la paternità dei luoghi, o in alcuni casi di denigrare la serie parlando di “scippo”. Se quella lanciata da Belluno verso il Trentino è una frecciata, il messaggio di Vivaio Dolomiti alla Provincia è artiglieria pesante. “Da noi le istituzioni locali cosa fanno? Niente. Basterebbero piccoli investimenti e un po’ di organizzazione per rendere virale la pubblicità delle nostre stupende montagne, le più belle di tutto l’arco Dolomitico. DMO con i suoi inutili consorzi al seguito, Provincia, Regione: nessuno sfrutta l’opportunità di promuovere il territorio. Nemmeno quando ci preparano la pappa pronta riusciamo a sfruttare le occasioni. Qui non servono fondi, servono teste pensanti e all’orizzonte non se ne vedono”.
LE REAZIONI, Lucia Farenzena Presidente Operatori Turistici Rocca Pietore Marmolada