Ieri il mio amico Mario Zanetti mi ha chiamato chiedendomi di passare in negozio in via Garibaldi. Mi ha consegnato, fresco di stampa, il calendario di Echi di Agordo che da anni sfoglio nei giorni delle festività e poi appiccico al muro, mi accompagna per 365 giorni, da una vita. E’ il lavoro di Loris, l’amico Loris.
Quest’anno, e la sorpresa è stata immensa, ho scorto la prima foto, in prima pagina, quella famosa e amata intervista con Leonardo Del Vecchio, e poi, dentro, i volti degli amici della radio, quelli che sono stati come me 40 anni fa, quelli che ci sono ancora che non mi hanno mai abbandonato ma hanno condiviso e continuano a condividere una missione importante in questa vallata e provincia. Che con me hanno creduto e continuano a credere nell’importanza del mezzo radiofonico e dell’amicizia che si è creata con la nostra gente. Un’emozione dietro l’altra, una foto dietro l’altra, mese per mese. Un regalo importante per i 40 anni della radio (1983-2023). Quaranta ne sono passati è vero, quasi non ci credo. Mi sembra ieri quando sulle note dei Rondo’ Veneziano, prima di lanciare Rimmel di De Gregori ero un ragazzino di 18 anni, con un diploma di chimica e un futuro immaginato tra provette e una matematica e fisica mai digerita … oggi è per me l’occasione per ringraziare i 10 soci fondatori, è grazie a loro che oggi esiste RADIOPIU. E’ grazie a loro che la mia vita è quella che è. E’ grazie a loro se esiste un mezzo nato per unire le comunità, per informare, per tenere compagnia. Dal 1983 ad oggi questo era il loro e il mio obiettivo. Renzo Gavaz, Udilio Cadorin, Alessandro Savio, Agostino Cadorin, Sereno Ben, Pierina Bellai, Schena Gianna, Paolo Buttol, Danilo Sibillon, Dino Collarin… non finiro’ mai di dire grazie..