L’appello alle Istituzioni e rappresentanti della politica a sostenere le rivendicazioni del sindacato, per la sicurezza del territorio a garanzia di chi vi abita
BELLUNO Il Ministero dell’interno ha reso noto la prima fase del piano potenziamenti per il biennio 2021/2022. Il Sindacato bellunese di Polizia Siulp ritiene il piano insoddisfacente, su un totale di 955 allievi agenti, 4 saranno assegnati alla Questura di Belluno (gia’ destinataria con il piano di potenziamento del biennio 2019/2020 di 25 agenti) mentre nessun operatore sarà ’ destinato agli uffici della specialità’, polizia stradale in primis, i quali, ancora una volta, sono stati esclusi da progetti di ripianamento degli organici. Una condizione, quella della Polizia Stradale, ben nota al dipartimento vista la incessante opera di sensibilizzazione compiuta dalla segreteria Siulp attraverso la redazione di puntali note esplicative, da ultimo la lettera consegnata all’allora capo della polizia, direttore generale di pubblica sicurezza, prefetto Franco Gabrielli, lo scorso luglio in occasione della sua visita a Belluno. Le carenze si attestano mediamente al 33% (ma con punte del 41%) sono destinate, anche per Postale e Polfer, a crescere ancora vista l’età media abbondantemente superiore ai ciquant’anni e prossima, per molti operatori, al limite ordinamentale previsto dalla legge. A nulla é servita, in termini di compensazione e di ridistribuzione di risorse a livello provinciale, la chiusura della Polfer di Calalzo. “Il Siulp bellunese – spiega il segretario provinciale del sindacato, Albino Rossa- si è attivato attraverso un’ulteriore iniziativa che coinvolge, oltre alle istituzione locali, nelle figure del Prefetto e del Questore, quali autorità provinciali di pubblica sicurezza, anche i Parlamentari bellunesi, che oggi si pregiano della titolarità di un dicastero, che hanno già manifestato ampia disponibilità. Sono stati coinvolti i rappresentanti politici sia delle forze di maggioranza, sia dell’opposizione perché i valori della sicurezza e tutela dell’ordine pubblico siano patrimonio comune, che non hanno colore partitico”.