di Renato Bona
Metti due ragazzi: Federico Cervo e Fabio Mosca, appassionati di mezzi pubblici e alla ricerca di materiali utili per una ricerca scolastica sull’argomento; metti la grande passione per le corriere di Renato Fiabane, noto ed apprezzato conducente di autobus, che con l’amico Lionello Fiori aveva organizzato a Sedico una mostra sull’argomento; metti il coinvolgimento dei dipendenti della Dolomitibus e non solo; metti… Il contributo della Provincia di Belluno, del Comune capoluogo e di quello di Sedico, del Comitato festeggiamenti Bribano e del Circolo bellunese “Berto Gidoni” auto-moto d’epoca, e capisci come è nato il libro di oltre 300 pagine e 150 immagini “ Un secolo di corriera nella provincia di Belluno”, edito nel dicembre 2000 dalla coppia Fiabane-Fiori con l’insostituibile apporto di Gianni De Vecchi e la convinta collaborazione di oltre 130 fra persone (compreso il giornalista che stende queste note), enti, sodalizi. Un libro articolato – dopo la prefazione a doppia firma: dell’allora presiedente della Provincia, Oscar De Bona, e del sindaco di Belluno, Maurizio Fistarol, dalla presentazione del presidente di Dolomitibus spa, Ugo De Lorenzo Smit, e l’introduzione dell’imperdibile Gianni De Vecchi, in questi 3 capitoli: 1 – Il servizio di trasporto dei viaggiatori d’oggi; 2 – L’epoca dei pionieri dedicato a: Servizio posta e corriere in Cadore fra il 1800 ed il 1900; Il primo tentativo di istituire un servizio di trasporto passeggeri con autovetture in provincia di Belluno; Qualche notizia sulla ditta Marcon di Mestre. 3 – I servizi con autocorriere prima della Dolomiti Bus, dedicato a:
Gli autoservizi Buzzati: un tempo la più grossa azienda provinciale nel settore del trasporto viaggiatori; La ditta Doglioni e Martini e la prima corriera nella Valle del Mis; La società A.S.A. al servizio della Birreria Pedavena; La Società Autoservizio Urbano Belluno (S.A.U.B.); La ditta Zasio e il servizio di autocorriere nella Sinistra Piave; Storia della ditta Andreella; Con la ditta Pajer in viaggio dall’Alpago a Venezia; La S.A.A.B. dei F.lli Da Rold di Tambre; Breve storia della “Autoservizivalzoldana” di Longarone; Dalle carrozze alle corriere sulla Pedemontana da Cesiomaggiore a Feltre; La ditta Mognol; Breve storia degli autoservizi Monego di Santa Giustina Bellunese; La S.A.D. collega Belluno e provincia con l’Alto Adige; Storia della A.C. Automobilistica Cadore; La ditta Conz collega Seren del Grappa a Feltre; La ditta Sbizzera di Alano di Piave;
I Giordani di Claut collegano La Val Cellina con Longarone; Storia della ditta Baratto di Valdobbiadene; Da Venezia ad Agordo in autocorriera con la ditta Brusutti di Mestre. E si conclude con il capitolo 4 che offre: “Altre immagini… in corriera”. Per la coppia De Bona.-Fistarol “E’ un significativo documento di quanto è avvenuto nella nostra provincia nel secolo scorso” dove spirito e carattere della popolazione, dopo la seconda guerra mondiale “hanno permesso il passaggio da una civiltà contadina, limitata nelle proprie risorse, ad un avanzato sistema industriale, attento comunque alla qualità della vita e dell’ambiente… come concreta risposta alle esigenze di sviluppo sostenibile in una zona unica al mondo come quella dolomitica”. De Lorenzo Smit a sua volta, richiamato il successo della mostra fotografica dal titolo”Un secolo in corriera” che allestita nella sede delle elementari di Bribano nel luglio 1998 aveva offerto lo spunto per la nascita del libro, ha ricordato che “Mancava una storia del trasporto nella nostra provincia e la ricerca continuò con interviste ai pionieri del settore, scavando negli archivi e presso le famiglie così da ricavarne una documentazione straordinaria nella sua particolarità. Ha poi citato Gianni De Vecchi che ha riordinato il materiale raccolto; Federico Cervo che ha puntualmente trascritto e computerizzato tutti i testi; le prof. Loredana Borghetto e Mara Barchet che si sono impegnate per la supervisione, e tutti i numerosi collaboratori. Tocca, per concludere questo “approccio” con un secolo di corriera, a Gianni De Vecchi per il quale “raccontare 100 anni di storia di corriera nella provincia di Belluno è stata impresa sicuramente ardua… gli autori sono ricorsi alle testimonianze di quanti hanno operato o stanno operando nel settore; protagonisti vivi di questa storia poliedrica sono non soltanto gli autisti, i bigliettai, gli uomini dell’officina e i loro datori di lavoro ma anche tutti quelli che sono saliti ed hanno viaggiato in corriera”. E conclude: “tutta una serie di rare, e spesso inedite foto, impreziosiscono questa pubblicazione che racconta pure la storia delle ditte che operarono nel settore del trasporto dei viaggiatori nella nostra provincia”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Un secolo in corriera nella provincia di Belluno”): Renato Fiabane, uno dei due autori, purtroppo scomparso; la copertina del libro; bozza per il progetto di una biglietteria e rivendita di giornali da costruire nel 1910 a Belluno nei pressi della stazione ferroviaria da parte della “Auto-Garage Marcon” di Mestre; licenza di porto d’armi rilasciata nel 1920 a Fioravante De Vecchi di Sedico, per scortare la posta trasportata sulla Belluno-Agordo con autocorriere della Buzzatti; anni ’20: consegna della posta a Meano; anno 1911: autovettura Spa del Garage Marcon di Mestre in servizio postale e viaggiatori sulla Belluno-San Vito di Cadore alla stazione del capoluogo; autocorriera della Sad in servizio, anni ’20, sulla Feltre-Fonzaso-Primolano; anno 1938: mezzo della Zasio in attesa di viaggiatori alla stazione di Busche; anno 1948: corriere Fiat 666 della Buzzatti in sosta lungo la linea giornaliera estiva Padova-Belluno-Agordino; 1949: Giuseppe e Umberto Bianchet in divisa d’epoca accanto alla Fiat 680; 1949: Fiat 666 della Buzzatti in sosta a Feltre, in primo piano l’autista Umberto Bianchet ed il bigliettaio Luigi Trevisson; 1960: autisti delle ditte Da Rolt e Buzzatti davanti alla Fiat 306 a Possagno; 1938: Fiat 635 della Da Rolt in servizio sulla Belluno-Alpago-Venezia; proprietari delle ditte Buzzatti e Zasio ed autisti davanti a una gloriosa Fiat 18-BL con le ruote di gomma piena; 1965: interno del capannone adibito a carrozzeria-autorimessa della Buzzatti alla Veneggia di Belluno; 1949: Fiat 626 della Magagnin di Tovena lungo i tornanti del Passo San Boldo della linea Cison di Valmarino-Bribano; anni ’30: recupero dell’autocorriera Ceirano della Buzzatti, uscita di strada ad Alleghe a causa del fondo stradale ghiacciato.
*****