AUDIO
Le mani viola,
l’odore di fumo addosso,
l’anima disabitata.
Mi guardi senza guardarmi,
in alto tra le mie nuvole
oltre la stratosfera dell’io,
poi mi dici che non verrai più.
La stanza si svuota d’aria,
resta solo Il ronzio del frigo.
Tu sei la pioggia piovuta altrove,
la bella stagione che doveva arrivare,
l’arcipelago mai trovato,
io il fico seccato da Cristo
sulla via di ritorno da Gerusalemme.
Resterà qualcosa di noi
che non siamo mai stati,
un viaggio infinito nelle vastità
delle mie cellule nervose,
e se esiste un altro amore
al di là di questa corteccia,
svegliami e negherò d’esistere.
LA RACCOLTA COMPLETA
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