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BELLUNO Grande successo di pubblico per la serata “La risorsa legno: vantaggi e prospettive. Dalla manutenzione alla produzione” promossa da Belluno Alpina a Pian Longhi. Una sessantina i presenti, dagli imprenditori del settore del legno come segherie e mobilifici alle associazioni di categoria fino ai sindaci e ai rappresentanti politici. Ad aprire la serata, il presidente di Belluno Alpina, Gimmy Dal Farra, che ha evidenziato alcuni dati relativi al settore: oltre il 53% della superficie della provincia è coperta da boschi e foreste; 741 le realtà attive nella filiera, per poco meno di 1700 occupati; in cinque anni (2018-2023) sono aumentate le attività di produzione di mobili, silvicoltura e attività forestali, (+ 20%), mentre sono calate (-13%) quelle di prima lavorazione e segherie. È soprattutto quest’ultimo dato quello da invertire, secondo Belluno Alpina, visto che l’attività delle segherie locali limiterebbe il traffico dei mezzi pesanti verso l’estero e i centri di esportazione, comportando così risparmi per le aziende in termini di trasporto e una maggiore sostenibilità ambientale delle attività. A sostenere l’importanza della questione, anche la proiezione di due interventi dell’assessore regionale Federico Caner e di Alessandra Stefani, Direzione Generale delle foreste ed economia montana del MASAF, registrati in occasione di un recente convegno di Confartigianato, che evidenziavano in particolare le agevolazioni per l’associazionismo fondiario e la necessità di sviluppare progetti forestali specifici per ogni singolo territorio. La palla è poi passata all’europarlamentare Paolo Borchia, Lega, che è rimasto colpito dalla concretezza delle persone presenti alla riunione e ha recepito la voglia di riscoprire la filiera in queste aree per uno sviluppo economico e turistico, rendendosi disponibile a cominciare a discutere sulla nuova PAC a livello europeo; ha anche evidenziato come sia importante che ci siano soggetti e partiti a livello locale e nazionale che si interessino a trovare misure a favore della gestione delle problematiche dei boschi e per la loro valorizzazione, con particolare attenzione alle peculiarità dei territori delle Dolomiti e delle Prealpi bellunesi. In quest’ottica, ha sottolineato come questa serata sia stata il primo mattoncino di un percorso di dialogo che deve coinvolgere tanto l’Europa quanto Roma. In chiusura, Belluno Alpina ha rimarcato come Regione e Stato sembrino avere idee chiare e strumenti adatti per sviluppare progetti sul tema; l’appello ai rappresentanti del Comune capoluogo presenti (assente per impegni istituzionali pregressi il sindaco Oscar De Pellegrin; presenti in sala gli assessori Marco Dal Pont e Paolo Luciani) è stato quello di farsi carico di questo riscoperta della filiera, dando il via ad un progetto pilota prealpino in Valbelluna visto che l’ente pubblico è l’unica realtà che può “avviare la macchina” a cui si agganceranno poi le figure private. L’associazione ha chiesto concretezza perché, se tutti concordano che abbiamo in mano una risorsa e un’opportunità, non si può più aspettare; agli assessori il compito di portare la questione all’attenzione della giunta, poi Belluno Alpina si confronterà con il Sindaco per capire quali sono le possibili modalità d’azione. L’idea finale è quella di creare un gruppo con tutti i partecipanti alla serata per tenerli aggiornati sullo stato di avanzamento della discussione, poter ampliare la platea degli interessati e mantenere un contatto continuo con tutti i soggetti coinvolti in questa proposta di sviluppo territoriale.
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