“In questa umile dimora mons. Erminio Macacek vicario generale di tre patriarchi di Venezia ospitò il 23 – VII – 1955 e il 23 – VII – 1957 il card. Angelo Giuseppe Roncalli che assurto al supremo pontificato col nome augusto e benedetto di Giovanni XXIII, nel Concilio ecumenico additò ai popoli le vie della bontà della giustizia della pace. In memoria Mel 3 – VI – 1966”. Questo è quanto si può leggere da una targa in pietra sulla facciata di una casetta nella zona di via Mazzini di Mel, sinistra Piave bellunese, dove il futuro pontefice Giovanni XXIII “Il “Papa buono” ha appunto soggiornato due volte, ospite di quel mons. Macacek del quale non si sono trovate notizie né immagini ma del quale si sa che è stato il vicario di tre patriarchi di Venezia: Piazza (di nome Adeodato Giovanni, cadorino di Vigo in provincia di Belluno dove nacque il 30 settembre 1884, creato cardinale il 13 dicembre 1937 da Papa Pio XI, elevato patriarca dallo stesso pontefice il 16 dicembre 1935) e Agostini prima di essere confermato nell’incarico di vicario capitolare da Roncalli. Non possiamo tralasciare, parlando di Roncalli, che fu lui a nominare il 15 dicembre 1958 Albino Luciani vescovo di Vittorio Veneto e che, al “Papa bellunese del sorriso” Mel (fra i pochissimi comuni del Bellunese) ha dedicato la Piazza centrale del paese. Ma vi sono altri “collegamenti” tra Roncalli e Luciani che passano anche attraverso il successore del primo e predecessore del secondo: Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini, Papa Paolo VI, nominato cardinale il 15 dicembre 1958 da papa Giovanni XXIII; fu proprio Paolo VI a nominare cardinale il futuro Giovanni Paolo I, era il 5 marzo 1973. Ancora: Roncalli lascia Venezia per il Conclave, dopo la morte di Pio XII e come si può leggere nel sito papagiovanni.com “…Una grande folla l’accompagna alla stazione facendogli a gran voce gli auguri di buon viaggio e di buon lavoro. La scena è la stessa di 55 anni prima, quando un altro patriarca di Venezia, il cardinale Giuseppe Sarto, parte per Roma per partecipare al conclave; la folle forse avverte che anche questa volta il Patriarca non tornerà più a Venezia… Il Patriarca Roncalli va a Roma tranquillo, una ‘parentesi’ prima di tornare a Venezia dove ormai pensa di aver trovato il luogo del suo definitivo lavoro e riposo dopo tante peregrinazioni per il mondo. Ma la Provvidenza ha ancora una volta disposto le cose in modo diverso…”. La storia si ripeterà con Luciani che, come ha scritto Roberto Chiara su Famiglia Cristiana, “pensava di essere fuori dalla cerchia dei ‘papabili’. A sua sorella aveva confidato: ‘Difficile trovare una persona adatta ad andare incontro a tanti problemi che sono croci pesantissime. Per fortuna io sono fuori pericolo. E’ già gravissima responsabilità dare il voto in questa circostanza”. Invece: 111 cardinali elettori (tra gli scrutatori delle schede vi era il cardinale polacco Karol Wojtyla che, guarda caso, sarebbe succeduto a Luciani dopo i suoi soli 33 giorni di pontificato) entrarono nella Cappella Sistina la sera del 25 agosto 1\9789 e la fumata bianca venne vista in mondovisione alle 18,24 del 26 agosto. Il cardinale Luciani, che – lo ricorda la libera enciclopedia Wikipedia – aveva lasciato per l’ultima volta Venezia il 10 agosto, è stato il terzo Patriarca di Venezia del Novecento, dopo Giuseppe Sarto (San Pio X) e appunto Angelo Giuseppe Roncalli (San Giovanni XXIII), a essere chiamato al soglio di Pietro. Nella sua ultima messa, celebrata nella cattedrale marciana, invitò ripetutamente i fedeli a pregare la Madre di Dio per l’elezione del papa e per il futuro pontefice.
NELLE FOTO (Renato Bona e Wikipedia): la casa che a Mel ospitò per due volte il cardinale Roncalli; la lapide che ricorda l’evento; la piazza centrale di Mel intitolata a Giovanni Paolo I; il cardinale Roncalli a Venezia; Giovanni XXIII con i vescovi Muccin, Luciani e Bortignon; Papa Paolo VI impone la berretta cardinalizia ad Albino Luciani.