VALLADA Il sindaco Fabio Luchetta ha risposto ufficialmente alla petizione firmata da un centinaio di abitanti e non di Vallada in merito al traffico lungo la strada provinciale 346 del San Pellegrino che attraversa il paese da nord a sud. Una risposta che i firmatari non avrebbero voluto sentire, un no puntuale alle strisce pedonali in prossimità della fermata dell’autobus. No a losanghe sulla mezzeria. Non una decisione del primo cittadino, ma una risposta valutata negli uffici di Veneto Strade che gestisce la strada. “Il Comune con diverse lettere fino dal 2017 – ricorda il sindaco – ha interessato Veneto Strade per una riduzione del limite di velocità e per realizzare le strisce pedonali a Mas e Celat. In tutte le richieste da noi formulate, Veneto Strade ha sempre espresso parere negativo, ultima comunicazione del 20 giugno 2019”. Lascia però intendere il sindaca Fabio Luchetta che la petizione non è passata inosservata e per quanto possibile il Comune continuerà a farsi portavoce della problematica presso l’ente gestore della strada cercando di intervenire e trovare una soluzione.
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UNA PETIZIONE PER LA SICUREZZA LUNGO LA PROVINCIALE CHE ATTRAVERSA IL COMUNE DI VALLADA
VALLADA Gli abitanti delle frazioni Mas e Celat di Vallada si uniscono e in coro mettono in evidenza il problema della velocità lungo la provinciale 346 del San Pellegrino che da Cencenighe sale in Valle del Biois. Oltre 100 cittadini, residenti e non firmano la petizione inviata al Comune, Provincia e Veneto Strade.
“Siamo i residenti delle fazioni Mas e Celat di Vallada, già da anni è stata segnalata in forma singola la problematIca (per il rettilineo a Mas di Vallada ndr), ora assieme ci riuniamo per portare all’attenzione il problema della sicurezza nella frazione attraversata dalla provinciale 346. Chiediamo di garantire il rispetto della normativa vigente del codice della strada e di apporre le strisce pedonali nella zona di pertinenza della fermata del bus”
Come dire che a Mas e Celat si chiede un intervento puntuale per il rigoroso controllo della velocità, non necessariamente con l’autovelox. Ci sono poi altri esempi: a Vare di San Tomaso dove l’autovelox fisso è un continuo invito al rispetto del limite, così ad Alleghe o Cencenighe, Agordo, La Valle, oppure caso limite Candaten lungo la 203 agordina dove impera una costante: il piede pesante è inversamente proporzionale ai punti sulla patente. Metodi “costosi” che permettono al Comune di fare “cassa” ma è anche vero che è l’unico vero deterrente alla velocità oltre alle pattuglie delle Forze dell’Ordine. Cento persone a Vallada (paese di 480 abitanti) chiedono quindi attenzione per la propria incolumità ad iniziare dalle strisce pedonali necessarie in prossimità della fermata dei bus, per i lavoratori, per gli studenti senza dimenticare gli anziani con le loro lentezze.
346 A VALLADA, LUCHETTA “NULLA DI NUOVO, IL PROBLEMA E’ NOTO E ORA CAMBIA L’INTERLOCUTORE”
VALLADA I cento firmatari della petizione chiedono al Comune, Provincia, Veneto Strade di intervenire lungo un tratto di strada pericoloso a Mas d Vallada, anzi fino a Celat perché l’intero Comune è attraversato dalla provinciale 346 del San Pellegrino. “Noi cittadini non chiediamo necessariamente autovelox o pattuglie delle forze di polizia. Si prenda esempio dal Trentino peraltro proposta già inviata a Veneto Strade, dove è stata creata una losanga sulla mezzeria, attraversata da strisce pedonali, che dissuade dal sorpasso e restingendosi rallenta la corsa permettendo tra l’altro agli anziani di attraversare la strada in due momenti diversi con pausa nell’isola centrale”
GLI ESEMPI…
LA RISPOSTA DAL SINDACO DI VALLADA, FABIO LUCHETTA CONSIGLIERE PROVINCIALE PER LA VIABILITA’.