di RENATO BONA
Il sito diocesano “chiesabellunofeltre” annuncia un importante evento culturale proposto per “Una ritrovata maestà lignea del Rinascimento”. Si tratta della esposizione nel Museo diocesano di arte sacra di Belluno-Feltre – per la prima volta al pubblico in Italia – dell’importante scultura lignea del tardo quattrocento attribuibile al celebre artista rinascimentale Andrea di Bortolotto de Foro, detto Bellunello, che sarà proposta alla visione pubblica dal 19 maggio al 17 luglio prossimi. All’inaugurazione fissata per giovedì 19 alle 20 interverranno il vescovo di Belluno-Feltre mons. Renato Marangoni, il direttore del Museo, mons. Giacomo Mazzorana, l’assessore alla cultura del Comune di Feltre, Alessandro Del Bianco; Marco Longari dell’omonima galleria d’arte di Milano e infine Manlio Leo Mezzacasa, coordinatore scientifico del Museo diocesano Belluno-Feltre. Viene annunciato che l’esposizione della scultura sarà accompagnata da un agile fasciolo che inaugura la serie “Quaderni del Museo Diocesano” con contributi di Serenella Castri, Letizia Lonzi, mons. Mazzorana e Manlio Leo Mezzacasa. All’attività scultorea di Bellunello, oggi si può dunque aggiungere l’opera in legno policromo raffigurante la Madonna in trono col Bambino che giunge a Feltre grazie al prestito temporaneo concesso dalla galleria Longari Arte di Milano. Alla scultura è dedicata una sala con allestimento specifico e pannelli didattici che ne illustrano lo stile e il restauro e la inseriscono nel contesto bellunese con la proposta di un percorso all’interno della diocesi, da Feltre al Cadore, alla scoperta della scultura del Quattrocento e del primo Cinquecento. Fu il vescovo Vincenzo Savio a promuovere il restauro del vescovado vecchio di Feltre per ospitarvi il Museo diocesano, che – grazie anche al co-finanziamento della Fondazione Cariverona – venne inaugurato il 6 ottobre 2007 dal suo successore, il vescovo, ora emerito, Giuseppe Andrich. Nel maggio di quattro anni fa è stato completato il restauro di tutte le sale, con l’inaugurazione e la benedizione del vescovo Renato Marangoni. Curiosità legate al palazzo: nato come sede per i vescovi di Feltre, durante i secoli aveva subito diverse trasformazioni: convertito a caserma da Napoleone, nel periodo della Grande Guerra fu ricovero per 500 fanti e 50 quadrupedi, divenne quindi sede dei Canossiani e poi ancora Colonia estiva. Oggi è in gradi di accogliere i capolavori di pittura, scultura ed oreficerie provenienti dai territori della Diocesi di Belluno-Feltre. Non va dimenticato che tra le opere esposte, il Museo custodisce un calice del VI secolo, un altare portatile del XII, un reliquiario di Antonio di Salvi, una croce post-bizantina in legno di bosso intagliato del 1542, dipinti di Tintoretto, Luca Giordano, Sebastiano Ricci, Federico Bencovich, Gaspare Diziani, Domenico Corvi, e sculture di Francesco Terilli, Giacomo Piazzetta, Andrea Brustolon; dalla Certosa di Vedana provengono tele e argenterie in base ad un accordo tra lì’Ordine certosino e la Diocesi di Belluno-Feltre. Chi era Andrea Bellunello? Nato in contrada de Foro (poi Campedel di Belluno) nel 1435 circa, morì a San Vito al Tagliamento intorno al 1494. Viene ritenuto uno fra i più importanti artisti attivi tra i territori del Veneto Orientale e del Friuli nella seconda metà del Quattrocento. Negli ultimi decenni la sua figura è stata indagata e riconsiderata dagli studiosi, che ne hanno rivalutato l’attività, ampliando il corpus di opere ricondotto all’artista e mettendone in luce, a fianco di quello di pittore e frescante, anche il ruolo di scultore. A Belluno si trova l’unica scultura firmata da Bellunello a oggi nota, conservata nella parrocchiale di Cavarzano: si tratta di una Madonna in Trono col Bambino del 1481 proveniente dalla distrutta chiesa di Santa Maria Nova in Borgo Tiera, nell’area del Cinema Italia che riporta l’iscrizione “OPVS. ANDREAE. OLIM./ BORTHOLOTI. DE. FORO./ BELLVNEH(NSIS) MCCCCLXXX[I]”.All’attività scultorea di Bellunello oggi si può pertanto aggiungere anche l’opera in legno policromo raffigurante la Madonna in trono col Bambino al centro di questo evento, che giunge a Feltre grazie – come accennato – al prestito temporaneo concesso eccezionalmente della Galleria Longari Arte Milano.
NELLE FOTO (siti Wikipedia, chiesabellunofeltre, Treccani.it): l’opera di Bellunello che sarà esposta a Feltre; interno del Museo diocesano di arte sacra; il vescovo di Belluno-Feltre monsignor Renato Marangoni; il direttore del Museo monsignor Giacomo Mazzorana; “Madonna con bambino e donatore e i santi Pietro e Paolo” del 1848; libro dedicato a Bellunello, opera di Elisabetta Farisco, Del Bianco editore; il polittico di Andrea Bellunello, datato 1480, raffigurante San Floriano in preziose vesti cortesi, Chiesetta di San Floriano, Forni di Sopra; un paggio tiene per le briglie un cavallo che si impenna: particolare dagli affreschi dell’artista bellunese sulla facciata dell’ala orientale del Castello di Spilimbergo fine XV secolo.