di Renato Bona
Per la serie “Quaderni Pulchra” nel maggio del 2015 l’amica ed ex compagna di scuola Elda Deon Cardin – appassionata fin da bambina di storia locale è anche collezionista di cartoline antiche della Valle del Piave e della Valle del Vajont ed ha fondato la piccolissima casa editrice Pulchra con la quale ha realizzato varie pubblicazioni – dava alle stampe con Grafiche Longaronesi il libro “Una strada lunga cent’anni (da Longarone a Cimolais)” arricchito da poesie di Eliana Olivotto e disegni di Angelo Olivotto. In copertina la foto “storica”, concessa dalla famiglia Pontone, dei lavori per la costruzione della strada nella Valle del Vajont; in quarta di copertina (concessa dal Genio militare di Roma) quella della strada delle Prealpi Carniche con un punto caratteristico della Valle del Vajont. A proposito di fotografie va sottolineata la preziosa collaborazione dell’Ufficio storico dello Stato maggiore Esercito che ha concesso, oltre ai testi, le immagini riprodotte dalla pagina 142 alla 176). Come in precedenti occasioni, la presentazione del pregevole lavoro (sul quale avremo occasione di tornare) di Elda Deon Cardin (longaronese di nascita vive a Belluno ma ha conservato forti legami col paese natio) è stata curata dal prof. Gioacchino Bratti il quale scrive fra l’altro che: “Elda ci consegna così un vero capolavoro, da ammirare e da ritenere, affinché il nostro sguardo, pure offuscato da un velo di mestizia nella memoria di quell’ormai lontano autunno del 1963 – qui ricordato da testimonianze vive, sobrie ed eloquenti – allorché si rivolge a questi luoghi li guardi con l’attenzione e l’ammirazione con cui si guarda alle cose grandi e importanti. Elda ce lo dona non solo con il suo paziente, accurato e creativo lavoro di ricercatrice, ma anche e soprattutto con il cuore di chi verso questa terra nutre profondi affetti e intimi ricordi e con altrettanto cuore a noi viene suggerito di leggerlo e goderne e conservarne incanto e valori”. Dopo l’introduzione dell’autrice, la quale spiega che “la sua storia di una strada nasce dal ritrovamento in uno dei miei soliti giri per mercatini, di un album fotografico del 1910, relativo alla costruenda strada che da Longarone portava a Erto (immagini riprodotte nella pubblicazione)” e aggiunge: “Documentandomi presso archivi storici e biblioteche ho potuto constatare che molte vicende si sono svolte nei luoghi delle Valli del Vajont e del Piave. In particolare nel 1281 abbiamo documenti di vendita del monte Embulon fatta da signori bellunesi ai villaggi di Dogna, Provagna e Soverzene. Allora, per salire fino ai villaggi di Erto e Casso, si poteva usufruire di un sentiero di montagna percorribile solo a piedi, che partiva da Codissago, oppure dal sentiero che da Dogna porta al monte Toc…” e conclude ricordando che: “Molti avvenimenti storici sono accaduti in questa strada. In particolare il ponte Colombèr è stato fatto saltare dagli austriaci nella prima guerra mondiale e dopo dai partigiani nella seconda. Con la costruzione della diga del Vajont, dal 1960 la strada è stata interrotta, portando la viabilità sulla zona dei Pascoli, alla destra del Vajonb ed è tuttora il percorso verso il Friuli”. Giovanni Larese dedica quindi alcune pagine alla riproduzione proprio del contratto di vendita di un ‘monte’ ubicato nel territorio della pieve di Lavazzo che confina con il corso del Vajont, il corso del Piave e la ‘Garinam’. Il ‘monte’ è un terreno destinato al pascolo, compreso tra il bosco e le rocce, ma il testo parla anche del diritto di caccia – fatta di solito nel bosco – e di ‘sapare’ cioè disboscare e ridurre ad uso agricolo. E spiega: “L’appezzamento viene venduto per 400 lire venete da due cittadini di Belluno (Saracino figlio del defunto Mambertino e Pandfolfino – detto ‘Capella’ – cioè ‘capretta’ – figlio del defunto Giacomino Paoletti) ad alcuni abitanti della zona: i fratelli Dionisio e Gottardo da Soverzene, Lionello da Soverzene, Pietro da Provagn, Natale e Gerardino da Dogna”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Elda Deon Cardin “Una strada lunga cent’anni (da Longarone a Cimolais)”: la copertina dedicata ad una fase dei lavori di costruzione della strada; 1911-12: da Longarone a Meduno da un punto caratteristico della Valle del Vajont; il centro di Casso lambito dalla frana del 1674; vecchia strada sulle mensole sopra il torrente Cellina; la serie dei disegni di Angelo Olivotto; sul ponte Campelli di Longarone; sulla passerella, allo sbocco del Vajont sul Piave.
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