L’INTERROGAZIONE
AGORDO Nuova interrogazione consigliare su Asca al presidente dell’Uma, Fabio Luchetta (l’altra volta fu il sindaco di Falcade, Michele Costa) i mittenti sono i consiglieri Silvano Savio e Vincenzo Ferroni che chiedono quali siano le motivazioni che hanno indotto l’assemblea dei sindaci a individuare Maria Chiara Santin, proveniente dall’Azienda Feltrina come amministratore unico di Asca (Azienda speciale consortile agordina). Chiedono anche «di chiarire la modalità di assunzione del direttore di Asca, Arrigo Boito assunto in forma diretta.
LA RISPOSTA
In riferimento all’ interrogazione dei Consiglieri Savio e Ferroni si fa presente che questo Consiglio non ha alcuna competenza a trattare tematiche riferite alla Azienda Speciale Consortile come peraltro risulta chiaro dalla lettura dello Statuto. Il Consiglio di Presidenza e L’Assemblea di ASCA, che si riuniscono periodicamente per svolgere le funzioni sancite dallo Statuto stesso, ritengono assolutamente infondate, inesistenti e pretestuose le istanze avanzate dai due Consiglieri e considerano l’Azienda un patrimonio della Comunità Agordina che rischia di vederne pregiudicato il proprio valore da simili spregevoli iniziative. Ricordano che la dr.Santin, che da pensionata svolge le proprie funzioni gratuitamente, è stata scelta come AU perché la complessità dell’Azienda da noi istituita richiedeva e richiede che tale figura sia in possesso delle massime competenze nell’area socio-sanitaria. Nello specifico, la dr. Santin, ha diretto per anni un’ Azienda Consortile, e una S.p.A gestendo fra l’altro i servizi agli anziani dei comuni di Feltre, Lentiai, Cesiomaggiore, Belluno e raggiungendo eccellenti risultati da tutti riconosciuti. Nominata Amministratore Unico di ASCA, ha stipulato una convenzione con l’Azienda Consortile Longarone/Zoldo come previsto dallo Statuto sopracitato, che promuove le collaborazioni con le altre realtà territoriali operanti nel settore per implementare la qualità dei servizi. La scelta e’ stata fatta in primis per la precisa volontà di affidare la direzione di ASCA al dr. Boito, considerato il miglior professionista del settore di cui poter disporre, dato che, fra l’altro, aveva già maturato un’esperienza specifica nella RSA di Agordo, diretto una struttura di medie dimensioni come Limana, perfezionata la conoscenza dell’area con la creazione e la gestione della consortile Longarone/Zoldo. Il dr. Boito, peraltro, è dipendente della suddetta Azienda e riveste le funzioni di direttore generale dopo aver partecipato a una pubblica selezione. Appare pertanto inqualificabile la volontà di mettere qualsivoglia dubbio sulla correttezza amministrativa dell’operato di ASCA, come appare evidente il tentativo di danneggiare una società nata grazie al grande impegno di tutti, fortemente voluta per garantire la continuità della governance pubblica dei servizi assistenziali e che sta dimostrando la bontà della scelta fatta con i risultati già raggiunti e gli ambiziosi obiettivi condivisi con noi. Infine, lascia sgomenti che l’interrogazione sia datata 5 novembre 2018 : uno schiaffo alla comunità agordina, alle sofferenze di chi vive e lavora in questo territorio e all’istituzione che risponde ai bisogni delle persone più fragili.