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FELTRE
DI LUISA ALCHINI
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, con lo slogan “Uniti per la salute mentale”, i Dipartimenti di Salute Mentale di tutta Italia hanno organizzato 150 incontri aperti al pubblico. Tra questi, si è svolto ieri dalle 12:00 alle 13:00 un evento online, coordinato da Valentina Arcovio de La Repubblica, che ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali: Fabrizio Starace, Presidente del Collegio Nazionale DSM, e Sandro Sisler, Vicesegretario della Commissione Giustizia. Il dott. Angelo Brega, primario dell’UOC di Psichiatria di Feltre, ha riunito personale, utenti e famiglie per partecipare in videoconferenza all’incontro. Per la Regione Veneto è intervenuto il dott. Moreno De Rossi, direttore dell’UOC dell’Ulss12 di Venezia, che ha sottolineato la fragilità operativa della psichiatria a Belluno e Feltre. Dal confronto è emerso un comune denominatore: la salute mentale in Italia è in crescente difficoltà. I Dipartimenti di Salute Mentale chiedono maggiori risorse e una più attenta considerazione da parte delle autorità giudiziarie, mentre in Senato è in corso un ciclo di audizioni per l’esame del disegno di legge che mira a riformare l’assistenza in questo ambito. Un dato allarmante riguarda la spesa per le assunzioni di personale, rimasta invariata negli ultimi 20 anni, risultando oggi del tutto inadeguata. L’Italia investe nella salute mentale una delle cifre più basse tra i Paesi occidentali avanzati, nonostante un aumento significativo delle difficoltà, soprattutto tra giovani e adolescenti. La salute mentale in Italia ha fatto progressi rilevanti grazie alla Legge 180, nota come Legge Basaglia, di cui si celebrano quest’anno i 100 anni dalla nascita del suo promotore. Questa legge ha favorito un approccio comunitario, basato sul rispetto della soggettività e dei diritti della persona. Tuttavia, è necessario un impegno collettivo per destinare nuove risorse economiche e umane, affinché la salute mentale torni al centro delle politiche pubbliche. Ciò richiede tavoli di lavoro dedicati alla prevenzione, alla cura multidisciplinare e alla sicurezza degli operatori. Il dott. Angelo Brega ha confermato le difficoltà già espresse dai colleghi e dai dipartimenti intervenuti, evidenziando che in Veneto le spese sanitarie destinate alla salute mentale sono ben al di sotto del minimo richiesto (5%, mentre in Veneto è solo il 2.3%). Nonostante la mancanza di risorse, sia umane che economiche, Feltre riesce comunque a garantire un servizio ai massimi livelli delle sue possibilità.