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Una valanga a Forcella Giau ha travolto tre scialpinisti. Elisa De Nardi, 39 anni, e Abel Ayala Anchundi (foto) originario dell’Ecuador, residente a Vittorio Veneto di 38 anni sono morti in ospedale.
Il fratello di Elisa, Andrea, 51 anni, è ferito ma fuori pericolo. I tre, estratti da una massa di tre metri di neve, sono stati soccorsi dal Suem 118 e dal Soccorso Alpino. Nonostante gli avvisi di rischio marcato, il gruppo si era avventurato in zona. L’inchiesta valuterà eventuali responsabilità. Il drammatico evento sottolinea ancora una volta l’importanza della prudenza in montagna.
Il bollettino delle valanghe dava pericolo 3 marcato.
CORTINA A dare l’allarme attorno alle 13 un quarto sciatore rimasto estraneo al distacco. La valanga, più distacchi sull’intero versante, ha sepolto Andrea De Nardi 51enne di Conegliano (TV), che è stato subito individuato e riportato in superficie dal compagno, trascinati più a valle gli altri due l’americano ed Elisa De Nardi (foto). Sul posto, approfittando di un varco è riuscito ad
arrivare l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha sbarcato equipe medica, tecnico di elisoccorso ed unità cinofila, mentre l’eliambulanza di Treviso provava ad avvicinarsi. Inutili i tentativi da parte dell’elicottero di Bolzano. Parte delle squadre del Soccorso alpino di San Vito di Cadore, Cortina, Alleghe – Val Fiorentina, Livinallongo e della Guardia di finanza sono salite con gli sci, parte
elitrasportate, così come una seconda unità cinofila, una quarantina di soccorritori in tutto. Il secondo sciatore, il 38enne è stato individuato con l’Artva e tramite i sondaggi sotto due metri di neve. Riportato in superficie, il personale medico ha subito iniziato le manovre di rianimazione. Imbarcato poi da Falco e stato trasportato a Mestre. Più difficile l’individuazione di Elisa De Nardi, poiché i segnali Artva indicavano un punto, ma le sonde non riuscivano a raggiungerla in quanto si trovava a oltre tre metri di profondità. Quando anche il cane di un’unità cinofila ha iniziato a scavare, i soccorritori si sono concentrati in quel luogo e hanno iniziato ad abbassare il livello della massa nevosa, finché il sondaggio ha rivelato finalmente l’esatta posizione della donna. Estratta dalla neve in gravissime condizioni, è stata trasportata da Leone all’ospedale di Treviso. Il primo scialpinista è ricoverato a Pieve di Cadore per possibile ipotermia e per un trauma alla caviglia.
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