BELLUNO L’ultima variazione del bilancio provinciale riserva una buona notizia per la messa in sicurezza di frane e strade. La “manovra” approvata questa mattina dal consiglio contiene anche un contributo di 500mila euro per le Unioni montane, destinato a interventi di difesa del suolo; e 237mila euro per contributi ai Comuni, per finanziare accordi di programma relativi a interventi sulla viabilità provinciale. Lo stanziamento è reso possibile da alcune maggiori entrate, in particolare i 737mila euro rimborsati dalla Regione Veneto per i lavori di messa in sicurezza della frana di Cancia. «Risorse che restano nel capitolo difesa del suolo e vengono subito rimesse sul territorio» spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Consapevoli del ruolo delle Unioni montane e della presenza di tante situazioni di fragilità della montagna bellunese, le risorse vengono girate alle Unioni montane per interventi sulle frane, e alla definizione di accordi di programma con i Comuni per interventi sulle strade». «Si tratta di una cifra piuttosto considerevole, che non è dovuta, ma che è doveroso riconoscere alle Unioni montane, in quanto braccio operativo della Provincia sul territorio» aggiunge il consigliere delegato Mattia Gosetti. «L’auspicio è che si possa arrivare a una convenzione per rendere strutturale il finanziamento delle Um, anche all’interno del piano di riordino regionale previsto per questi enti, che hanno necessità di trovare nuove energie per poter essere operative al massimo e continuare a dare risposte alle amministrazioni e alle comunità locali». Anche il finanziamento di accordi di programma per interventi sulla viabilità segue la stessa logica. «Rappresenta un piccolo passo per aiutare i Comuni a eseguire piccole sistemazioni, che risultano fondamentali per le aree di montagna» sottolinea il consigliere delegato alle infrastrutture, Fabio Luchetta. La “manovra” varata oggi dal consiglio provinciale conta altre maggiori entrate: 172mila euro di contributo statale straordinario riservato alle Province che hanno subito una consistente riduzione del gettito dell’Ipt e della Rc auto (che costituiscono le voci principali delle entrate degli enti di area vasta), e 570mila euro dai Decreti aiuti bis e tre per le maggiori spese di riscaldamento e di energia elettrica degli istituti scolastici; serviranno per pagare le bollette e per integrare il finanziamento di Investi Scuola, assicurato dal Consorzio Bim Piave. Infine, arrivano dalla Regione 138mila euro per attrezzature per la Polizia Provinciale. Insieme a 17mila euro derivanti dalla vendita di materiale ittico dei centri ittiogenici provinciali, serviranno ad acquistare quattro auto di servizio e strumentazione, tra cui fototrappole e un drone, funzionali alla gestione faunistica.
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