di Mirko Mezzacasa
Sono due notti che non dormo, con frequenti incubi. Anzi incubo. Nei miei viaggi notturni vedo sempre la stessa persona, una femminista convinta con la tastiera del pc in mano.
In effetti considerando che il mio Idolo, fin da quando avevo 16 anni, oggi ne ha 70, vorrei vivere con la consapevolezza che ancora per 12 anni quell’appuntamento annuale non mancherà, anch’io voglio arrivare ai 70 possibilmente con la sua voglia di vivere e far vivere. Parentesi chiusa. Immagino quella donna con il pc in mano che si addentra nelle pagine di change.org, pronta a sputare la sentenza. In effetti, eravamo in 120 mila, 80 mila erano donne, bellissime donne, tutte bellissime dai 3 agli 80 e piu’ anni. 40 mila erano uomini altrettanto belli, con qualche pancia gonfia e non solo per la birra e qualche capello in meno di quando erano diciottenni. I 40 mila uomini non hanno mancato di guardare le 80 mila donne, ognuno di loro ha avuto almeno 80mila apprezzamenti, qualcuno oltre al “ciao” è andato anche molto più in là… “va ben gli alpini, ma de che corpo”. Per questo ho l’incubo notturno che quella femminista di cui accennavo prima non lanci una petizione su change.org per chiedere il “Daspo” a Vasco Rossi Che magari questa non chieda di sospendere i concerti del Blasco per i prossimi due anni, perché al concerto di Trento i vascomani (tipo maschile) si sono lasciati andare a tanti apprezzamenti, magari durante rewind quando i reggiseni sono volati al di là delle transenne. Ti prego femminista convinta, già con gli alpini a Rimini hai scatenato un casino (ps. dopo tre giorni non ne ha più parlato nessuno)…ma questa volta trova qualche cos’altro per cercare visibilità. Lasciaci vivere le donne del Vasco e i nostri concerti che tanto ci sono mancati. Già la pandemia ci ha rotto i maroni, adesso ci mancherebbe solo la petizione “vascomane molesto se mi tocchi ti calpesto”.