La vostra prudenza è un segno di rispetto per tutte le persone che in caso di incidente dovrebbero intervenire mettendo a rischio la propria salute.
di Renato Frigo Presidente regionale Club Alpino Italiano
Da oggi è consentito ai cittadini di svolgere attività sportiva e motoria all’aperto anche lontano da casa, raggiungendo il luogo prescelto in auto o con mezzi pubblici, purché si resti all’interno dei confini regionali e rispettando le raccomandazioni prescritte. Via libera, dunque, alle escursioni in montagna. Il CAI Veneto ricorda a tutti che il passaggio alla fase 2 non può essere inteso come la fine dell’epidemia e un ritorno alla normalità, per questo ci vuole ancora tempo, bisogna utilizzare prudenza e gradualità. Non gettiamo dalla finestra 50 giorni di sacrifici. Pertanto per chi vuole ritornare a fare attività fisica in ambiente alpino è richiesto un approccio prudente attento e rigoroso. Ricordo a tutti alcune regole: • “è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività”; • nel mezzo privato possono trovare posto solo le persone conviventi senza limite di distanza, per tutti gli altri deve essere rispettato il limite di 1 m. Durante l’attività fisica in ambiente alpino è necessario: • mantenere la distanza sociale di almeno 1 m; • divieto di assembramento; • obbligo di essere dotati di mascherina da indossare quando ci si avvicina alle persone, e indossare i guanti o utilizzare un gel. Il CAI Veneto ricorda che: • è meglio non andare in montagna da soli; • bisogna avere coscienza dei propri limiti e avere la capacità di non superarli; • essere autosufficienti; • è buona norma fornire ai famigliari o agli amici, il luogo dell’attività fisica e l’orario di ritorno. INOLTRE RICORDATE • Tutti i rifugi in quota sono chiusi. • È vietato l’utilizzo dei bivacchi per escursioni programmate. • I bivacchi possono essere utilizzati solo in caso di emergenza, l’accesso equivale all’assunzione di responsabilità per l’utente del rischio di contagio da COVD19, non essendo luoghi controllati.